Nel clima raccolto della cena di Natale, andata in scena mercoledì sera al J-Museum, John Elkann ha scelto di parlare alla Juventus senza filtri né giri di parole. Un intervento pensato più per rafforzare l’identità che per celebrare una ricorrenza, con il museo bianconero a fare da cornice simbolica a un discorso che ha guardato al passato per indicare la direzione futura.
Elkann ha insistito su un concetto chiave: conoscere la storia della Juventus non è un esercizio nostalgico, ma una responsabilità per chi oggi ne indossa i colori. Farne parte significa contribuire ogni giorno a un progetto collettivo, in cui nessun ruolo è marginale e la vittoria non è un’ossessione, bensì la naturale conseguenza del lavoro quotidiano.
Storia, responsabilità e senso di appartenenza
Nel suo intervento, il presidente ha ringraziato staff, squadra, dirigenza e famiglie, sottolineando come la forza del club passi dall’unità tra tutte le sue componenti. Un passaggio che ha rafforzato l’idea di una Juventus compatta, chiamata a ritrovare continuità e ambizione attraverso il senso di appartenenza prima ancora che attraverso i risultati.
Il riferimento alla “grande famiglia bianconera” non è apparso casuale. Al contrario, è sembrato il tentativo di ricostruire un filo diretto tra tradizione e presente, in un momento in cui il club è impegnato in un percorso di rilancio che va oltre il campo.
Fiducia nell’allenatore e stabilità societaria
La lettura data da Tuttosport alle parole di Elkann aggiunge un ulteriore livello di interpretazione. Il messaggio sarebbe anche una conferma della solidità della proprietà e dell’assenza di ipotesi legate a una cessione del club. Allo stesso tempo, emerge un segnale di fiducia nei confronti di Luciano Spalletti, sempre più coinvolto nel progetto tecnico e percepito come figura centrale nel processo di crescita della squadra.
Il mercato sullo sfondo
Mentre il campo e la gestione quotidiana restano al centro, la dirigenza guarda già alle prossime mosse. L’arrivo del nuovo direttore sportivo Marco Ottolini segna l’avvio concreto delle strategie per il mercato di gennaio. Sul tavolo, secondo indiscrezioni, ci sono proposte e valutazioni che riguardano sia possibili innesti sia uscite mirate, con l’obiettivo di mantenere equilibrio e coerenza tecnica.
In questo scenario, il discorso di Elkann assume un valore che va oltre la circostanza: non una semplice carica natalizia, ma una presa di posizione netta. La Juventus vuole ritrovare sé stessa, partendo dall’unità interna e da una visione condivisa, prima ancora di inseguire nuovi traguardi.

