L’allievo supera il maestro? Così non è stato, anzi. La disfatta della Juventus parte proprio da Thiago Motta oggetto di riflessioni passate, ed in corso, che seppur finito spesso sotto l’occhio del ciclone è sempre stato protetto dalla dirigenza bianconera. Quest’ultima nelle ultime ore indecisa se prendere o meno una decisione clamorosa, smentita a più riprese solo pochi giorni fa.
Tuttavia gli errori di Thiago Motta pesano come fardelli, in un momento in cui la Juventus sembra sempre più allo sbando. La corsa allo scudetto oramai ipotecata apre scenari disattesi con i bianconeri che, sulla scia di quanto dimostrato nel poker incassato contro l’Atalanta, potrebbe mettere in seria difficoltà anche l’obiettivo di qualificarsi in Champions League.
Tra formazione e schema tattico: la disfatta della Juventus
Un approccio stile la gara contro il Manchester City ed una formazione che fin fdalle prime battute di gioco ha causato forti problemi specialmente nelle corsie. Due errori che hanno ribaltato tutti i buoni propositi della viglia, con l’Atalanta che ha avuto vita facile e che è riuscita ad annientare una Juventus oramai figlia dei paradigmi del tecnico portoghese.
Thiago Motta è giunto a Torino con la prerogativa di portare la Juventus in alto, attraverso un gioco più offensivo che andasse ad evolvere rispetto allo schema tattico spesso criticato ad Allegri. Così non è stato, con i bianconeri che ancora una volta non sono risuciti ad imprimere un’idea di gioco forte e chiara, come spesso richiesto dai tifosi. E al centro del patibolo non poteva non finire il tecnico che, tra alti e bassi, non è riuscito a coadiuvare le richieste giunte ad inizio stagione.
Gli errori di Thiago Motta non sono semplicemente imputabili solo a quel che è accaduto in Juventus-Atalanta, ma hanno radici profonde a partire dalle scelte fatte durante i momenti più importanti della stagione. Al tecnico i tifosi recriminano di non aver messo in campo alcuni elementi della rosa, primo su tutti Thuram, nel momento in cui gli stessi potevano dare un contributo effettivo.
Ma sopratutto la colpa di non aver saputo dare corpo, anima e coerenza alla squadra. Aspetti che si sono riversati nei rapporti anche con lo spogliatoio e che poi di riflesso hanno caratterizzato un finale di stagione che si preannuncia amaro. In attesa di scoprire cosa accadrà prossimamente, Thiago Motta resta in bilico.
