Alla Continassa l’atmosfera era cupa, quasi rassegnata. Dopo settimane di pareggi e cadute pesanti contro Como e Roma, nello spogliatoio della Juventus si respirava una sensazione di resa. I giocatori, sguardo basso e calcolatrice alla mano, iniziavano a fare conti per il quarto posto. Lo scudetto era un’idea ormai cancellata, una parola vietata persino nei colloqui interni. Poi è arrivato Luciano Spalletti. E nel giro di pochi minuti, con la sua voce calma ma ferma, ha cambiato il tono di tutto.
La frase che ha cambiato la mentalità
Secondo quanto riportato da Tuttosport, durante il primo confronto diretto con la squadra, il tecnico toscano ha pronunciato parole destinate a restare:
“Stiamo calmi, abbiamo persino tempo per rientrare nel giro scudetto.”
Una frase semplice, quasi sussurrata, ma capace di scuotere lo spogliatoio. Perché nessuno, fino a quel momento, aveva osato evocare di nuovo quella parola. Spalletti, invece, l’ha riportata al centro del discorso, come bussola e punto d’arrivo.
L’obiettivo, ha spiegato ai giocatori, è resettare la mentalità. Basta conti, basta classifiche. “Pensiamo solo a vincere le partite”, avrebbe detto. E quel cambio di prospettiva, da difensiva a propositiva, ha riacceso qualcosa che pareva sopito.
L’effetto psicologico: “Guardare la luna, non il dito”
Chi conosce Spalletti sa che non è tipo da accontentarsi. Quando parla di traguardi, lo fa per convinzione, non per retorica. Alla Juventus ha portato ambizione e serenità insieme, una combinazione che mancava da tempo. Ha chiesto ai suoi di guardare avanti, ricordando che il campionato è lungo e che nessuna avversaria sembra in grado di “fare il vuoto”.
Le parole chiave del suo discorso sono state fiducia, tempo e prospettiva. Spalletti ha invitato i suoi a osservare il passo intermittente delle altre big. Inter, Milan, Napoli, Lazio, e a capire che il margine per rientrare c’è. Non ha promesso miracoli, ma ha restituito un orizzonte.
Un nuovo inizio alla Continassa
Nel giro di pochi giorni, la Juventus è apparsa diversa. Più concentrata, più viva. Lo staff parla di giocatori che hanno ritrovato la voglia di competere, l’attenzione nei dettagli, l’orgoglio di indossare la maglia.
Spalletti, con pochi gesti e una visione chiara, ha riportato la squadra dentro la stagione. Prima verranno i risultati, poi il lavoro tattico e atletico che da sempre caratterizza i suoi progetti. Ma l’urgenza era una: riaccendere la fame.
E quella frase, “abbiamo tempo per rientrare nel giro scudetto”, ha già fatto il giro dello spogliatoio, diventando una sorta di mantra. Alla Continassa, la calcolatrice è finita in un cassetto. E al suo posto è tornato qualcosa di più prezioso: la fede nei propri mezzi.

