La Juventus ha una priorità ovvero affrontare la questione Thiago Motta con estrema lucidità. Infatti, se l’ambiente pare abbia già sentenziato sulla scia delle ultime emozioni negative vissute, la società dovrà tuttavia essere abile anche a fare quadrare i conti poiché l’affare panchina non si esaurirà con il semplice cambio di allenatore.
Sono diverse infatti le considerazioni con cui il club deve confrontarsi a partire da eventuali cifre relative all’esonero ed altri scenari da valutare. Di certo c’è che la questione Thiago Motta è molto più complessa rispetto a quello che appare al di fuori di chi non conosce affondo le logiche societarie. Questa è la motivazione per la quale la Juventus starebbe temporeggiando, anche se una nuova eventuale sconfitta potrebbe definitivamente portare la società ad una scelta anticipata.
Thiago Motta, tra l’esonero ed i costi
Che Thiago Motta oramai non goda della fiducia della società e dei tifosi è risaputo, con il nome di Mancini pronto a candidarsi da sostituto nel caso la Juventus perda contro la Fiorentina. Tuttavia, secondo quanto riportato da Tuttosport, l’esonero dell’ex Bologna potrebbe costare caro al club bianconero.
Legato alla Juventus da un contratto sino al giugno 2027, Thiago Motta percepisce 3,5 milioni di euro più bonus. Considerando le cifre al lordo ed un eventuale esonero a fine stagione, l’addio del tecnico costerebbe circa 15 milioni di euro, che potrebbe arrivare addirittura a 20 milioni di euro. A parte poi ci sarebbero circa 10 milioni di euro in ballo relativi all’eventuale mancata qualificazione in Champions league e al 4° posto in Serie A. Ipotesi che fanno tremare l’ambiente.
Proprio per questo, la stagione di Thiago Motta potrebbe costare alla Juventus una cifra non prevista, nel post di un’annata certamente non positiva. Costi che andrebbero a sommarsi anche alle scelte di mercato pregresse che potrebbero arrivare deprezzate alla prossina sessione estiva. Insomma, l’esonero del tecnico porterà problematiche non indifferenti al club.
