Juve, la sconfitta con il Real prepara la prossima stagione

La Juventus saluta gli Stati Uniti dopo la sconfitta con il Real Madrid. Il risultato lascia sicuramente amarezza, ma al tempo stesso rilancia gli umori dopo la decisamente più brutta sconfitta contro il City di Guardiola.

Redazione
4 min di lettura

Nella serata di martedì 1 luglio la Juventus ha dovuto dire addio prematuramente al suo Mondiale per Club. Lo ha fatto arrendendosi allo stellare Real Madrid di Xabi Alonso per un solo gol siglato dai blancos. Nonostante la sconfitta a testa alta non faccia parte del DNA bianconero, gli sprazzi dei giocatori di Tudor fanno presagire un cambio di rotta rispetto alle precedenti gestioni.

La Juve si regge alle sue individualità: Yildiz e Di Gregorio primeggiano

Tra gli 11 titolari sono stati soprattutto Kenan Yildiz e Michele Di Gregorio a far sudare freddo i tifosi e i calciatori madridisti. Il primo, soprattutto nel primo tempo, è stato autore di una prova quasi magistrale, non scontato per un 2005 al primo incontro con i giocatori che vestono la camiceta blanca del Real. Il turco, oltre ad un tiro sporcato che ha insidiato i pali difesi da Curtuois, ha dettato ordine nella sua trequarti grazie ad una serie di verticalizzazioni (una delle quali stava per far scaturire il gol poi sbagliato da Kolo Muani) e di giocate da vero diez.

L’ex-Monza è invece stato di un’altra prova da protagonista assoluto, tanto da valergli un 8,5 nelle pagelle de La Gazzetta dello Sport. Dopo esser riuscito ad evitare un’ancora più ampia goleada nella partita contro il Manchester City, l’Uomo Digre è riuscito a fermare le innumerevoli bocche da fuoco del Real Madrid ad un solo gol.

Le parole di capitan Locatelli e Andrea Cambiaso

Al termine della sconfitta i giocatori hanno parlato ai microfoni ritenendosi in fondo soddisfatti di quanto fatto in campo. Secondo Manuel Locatelli: “Abbiamo dato tutto” -continuando con- “Abbiamo avuto un ottimo spirito di squadra. Dobbiamo essere felici di come abbiamo giocato. Dobbiamo essere contenti. Dobbiamo essere questi per atteggiamento, col City siamo stati troppo permissivi, oggi eravamo dentro come spirito di squadra”

Ma il capitano non è stato l’unico a parlare. Cambiaso si è infatti espresso così: “Abbiamo fatto la partita giusta, concedendo inevitabili occasioni” -e ha proseguito- “C’è rammarico perché potevamo sfruttare meglio le occasioni. Lo switch? Con il Manchester City l’abbiamo approcciata diversamente, siamo scesi in campo male. Oggi eravamo concentrati e si vedeva negli occhi dei miei compagni. La prossima stagione? Sarà diversa. Si riparte da zero.

Cosa aspettarsi dal mercato

Queste giornate americane hanno di fatto evidenziato le chiare necessità della Juve. La mancanza di un attaccante dotato del killer instinct necessario ha portato stamattina all’acquisto ufficiale di Jonathan David dal Lille, secondo quanto riportato da Fabrizio Romano. Non ci si vuole però allo stesso tempo privare di Kolo Muani, visto più come un’alternativa che come una prima scelta. La difficoltà della Juve sui calci piazzati è risultata evidente anche per via del gol incassato ieri sera (arrivato su calcio d’angolo e siglato di testa da Gonzalo Garcia). Il mercato deve quindi muoversi anche per sopperire a questa problematica, sperando sempre nel migliore degli acquisti possibili: un ritrovato Bremer al top della forma dopo il lungo calvario dovuto al ginocchio.

di Davide Catena

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