La sessione estiva di calciomercato entra nel vivo. In casa Juventus, l’arrivo del nuovo DG Damien Comolli ha subito acceso i riflettori sul nuovo corso. Il direttore generale si è presentato in conferenza stampa con parole chiare: l’obiettivo è tornare a vincere. Subito.
Per la Vecchia Signora si apre un nuovo anno zero, segnato da riflessioni profonde e scelte strategiche. Tra le questioni più delicate, spicca il futuro di due protagonisti che potrebbero lasciare Torino: Dusan Vlahovic e Mattia Perin.
Vlahovic è vicino alla separazione. Nonostante gli sforzi di Comolli per trattenerlo, il serbo sembra pronto a voltare pagina. Il suo addio appare sempre più concreto e su di lui ci sarebbero tante squadre pronte a soddisfare le sue richieste e ad accoglierlo a braccia aperte nel loro club.
Mattia Perin, da tempo punto fermo dello spogliatoio bianconero, starebbe valutando nuove strade. Dopo stagioni da seconda scelta, il desiderio di riscoprirsi protagonista sembra aver preso il sopravvento.
Nel futuro di entrambi potrebbe esserci il Milan di Massimiliano Allegri. Il tecnico rossonero li conosce, li ha valorizzati, li stima. Indimenticabile l’abbraccio a fine Coppa Italia, un gesto che racchiudeva rispetto e riconoscenza. Emozione pura per chi guarda, ascolta o sente il linguaggio del corpo.
Quella scena potrebbe ripetersi. I due giocatori sarebbero favorevoli alla destinazione. Allegri rappresenta una figura familiare, capace di restituire loro equilibrio e fiducia. E San Siro, con la sua storia e la sua atmosfera, potrebbe diventare il palcoscenico ideale per rinascere calcisticamente.
Perin, l’eterno secondo alla Juventus: al Milan per tornare un numero 1
Alla Juventus, Perin ha interpretato con professionalità il ruolo di secondo portiere, rispondendo sempre presente quando chiamato in causa. Lontano dai riflettori, ha dimostrato affidabilità e spirito di sacrificio. I tifosi lo hanno apprezzato per il suo impegno costante e per il cuore messo in campo.
Dal 2018 ad oggi, ha attraversato momenti intensi, vivendo alle spalle prima di Buffon, poi di Szczesny, e infine dietro Di Gregorio. Ha accettato rotazioni, ma il desiderio di essere il numero uno non lo ha mai abbandonato.
Ora, davanti a lui si apre una possibilità concreta: restare alla Juventus o ripartire altrove. Il Milan, in cerca di un nuovo portiere nonostante Maignan abbia deciso di rimanere un altro anno, potrebbe offrirgli l’occasione tanto attesa di diventare un numero 1.
Allegri lo ha sempre stimato e lo ha impiegato in momenti chiave. Il legame con il preparatore Filippi, che potrebbe ritornare al Milan insieme al suo tecnico, rappresenta un ulteriore motivo per provare una nuova sfida.
Ad oggi, non esistono trattative ufficiali tra i club. Tuttavia, il possibile addio di Maignan, corteggiato dal Chelsea, potrebbe aprire scenari inediti. I londinesi hanno momentaneamente declinato l’offerta del Milan e chiesto più tempo per riflettere, rimandando ogni discussione al termine del Mondiale per Club. Perin, nel frattempo, osserva ascolta e si guarda intorno. Valuta. E si prepara a scegliere.
Vlahovic: tra la nostalgia di Allegri e il desiderio di rinascita
Anche per Dusan Vlahovic il futuro potrebbe tingersi di rossonero. L’ultima gioia allo Stadium contro l’Udinese potrebbe rappresentare il suo addio ideale. Un gol potente condito da un’esultanza che sapeva di liberazione, e forse, di congedo. Le mani aperte verso il pubblico sapevano di un’ultima volta, di un desiderio di ultimo abbraccio dai suoi tifosi.
Amato, criticato, sostenuto. Il suo percorso a Torino è stato altalenante. All’entusiasmo iniziale – bastarono 13 minuti per segnare il primo gol contro il Verona – hanno fatto seguito periodi meno brillanti. La sintonia con il pubblico non è sempre stata lineare, ma il talento non è mai stato in discussione.
Allegri ha creduto in lui fin dall’epoca in cui vestiva la maglietta della Fiorentina. Lo ha voluto alla Juventus e ne ha accompagnato la crescita, tra alti e bassi. Oggi, i loro cammini potrebbero incrociarsi di nuovo, in una nuova cornice, ma con la stessa voglia di riscatto.
Entrambi, infatti, sembrerebbero essere stati messi ai margini dalla dirigenza bianconera. Allegri lo scorso anno, con un esonero nelle fasi finali della stagione. Il serbo durante questa annata, complice un accordo sul rinnovo Un finale quasi cinematografico: da esclusi a protagonisti, in un altro club, per scrivere un nuovo capitolo.
I numeri con Allegri parlano chiaro: 41 gol in 95 presenze. Un bottino importante, ma inferiore alle potenzialità reali del serbo. Il Milan potrebbe offrirgli un ambiente stimolante e un allenatore che lo conosce profondamente.
Anche in questo caso, non ci sarebbero ancora contatti concreti. Il club milanese potrebbe mettere sul piatto 20-25 milioni. Ma la concorrenza non manca: il Fenerbahçe di Josè Mourinho avrebbe già formulato un’offerta da 30 milioni, riservandosi il diritto di poter anche attendere le mosse di altri club.
Vlahovic e Perin si trovano davanti a un bivio. Rimanere alla Juventus, accettando un ruolo secondario, o seguire Allegri al Milan, alla ricerca di nuova centralità. Due percorsi diversi, ma una stessa domanda da porsi: cosa serve davvero per ritrovare sé stessi?
Il tempo stringe. Le valutazioni sono in corso. E il calciomercato, come spesso accade, non aspetta nessuno.