La Juventus con le spalle al muro ancora una volta non è riuscita a portare a casa la vittoria. La caduta di Tudor è stata inaspettata ma racconta tanto la personalità dei bianconeri che seppur in ripresa, dopo il cambio panchina, non sono riusciti a vincere una delle gare più decisive per la Champions. Un copione che quindi si ripete, stavolta come un fulmine a ciel sereno.
La caduta di Tudor, la prima della gestione, giunta al Tardini ferma gli entusiasmi ritrovati dopo l’arrivo del tecnico, con la Juventus che saluta Parma con una sconfitta paradossalmente meritata. La sensazione infatti, solo qualche giorno fa, è che i bianconeri si presentassero al match contro gli emiliani con la fame di punti. L’approccio tuttavia non è stato dei migliori, con un limite che rischia di diventare il cruccio della stagione: la poca abilità offensiva.
Juventus, da Tudor a Vlahovic: tutti in discussione
Da Tudor a Vlahovic fino ad arrivare addirittura a Giuntoli: in casa Juventus sono tutti in discussione. Lo è l’attaccante croato che, nonostante sia uscito anzitempo per un problema muscolare, giunto oramai alla terza stagione in bianconero resta una cattiva copia del giocatore ammirato alla fiorentina. Inevitabilmente, lo è Tudor che seppur arrivato da appena tre gare, con ieri la quarta, ha perso una delle partite più importanti. E lo è anche Giuntoli, capro espiatorio di una campagna acquisti che rischia di rivelarsi disastrosa.
I problemi in casa Juventus sono riemersi proprio nel momento più importante, un po’ come accaduto con Thiago Motta, un segnale latente di come sia ancora più profondo. Ora bisognerà capire la reazione che avranno Yildiz e compagni, anche perché le speranze non sono ancora perdute. Anche se, ancora una volta, i bianconeri sono stati “bravi” a complicarsi la vita.
In attesa di capire se ci sarà una reazione o meno nelle prossime gare, la Juventus di Tudor ha registrato fa un inaspettato passo indietro. I bianconeri si assestano quinto posto, con Lazio e Roma alle calcagne e il Bologna a +1, rischiando di dover dire addio ai sogni Champions ma soprattutto ad un futuro di alte premesse.
