Tudor si gode David e immagina la sua Juve con Kolo Muani

Il feeling con il canadese cresce allenamento dopo allenamento, ma il tecnico bianconero non perde di vista il possibile arrivo di Kolo Muani. Intanto, Vlahovic resta parte del progetto.

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Nel ritiro di Herzogenaurach, c’è un giocatore che sta facendo breccia nella mente e nei piani di Igor Tudor: si tratta di Jonathan David, nuovo volto dell’attacco bianconero. L’intesa tra il tecnico croato e l’attaccante canadese cresce di giorno in giorno, alimentata da prestazioni solide e un atteggiamento che ha colpito positivamente lo staff tecnico.

Dopo anni in cui il gol è spesso stato un rebus per la Juventus, l’arrivo dell’ex Lille potrebbe rappresentare una svolta. Tudor lo sa e vuole metterlo subito nelle condizioni ideali per esprimersi, consapevole che sarà fondamentale ritrovare la versione brillante vista in Ligue 1. Il percorso verso la miglior condizione è ancora in corso, ma i segnali sono incoraggianti.

L’ipotesi a due punte: si attende Kolo Muani

Il nome cerchiato in rosso sul taccuino di mercato, però, resta uno: Randal Kolo Muani. Il dialogo tra Juventus e PSG continua, nel tentativo di trovare un’intesa su formula e cifre, con il francese che piace moltissimo a Tudor e viene immaginato come spalla ideale per David, soprattutto in quelle partite bloccate in cui serve peso e dinamismo offensivo.

Il piano tattico prevede una Juventus più fluida, capace di passare da una punta unica a un sistema con due terminali. Kolo Muani rappresenterebbe la chiave per questa evoluzione, offrendo al tecnico l’opportunità di alternare i movimenti con David, oppure di arretrarlo qualche metro per farlo dialogare con gli uomini tra le linee.

E Vlahovic? C’è, si allena, e resta in gioco

Nel frattempo, Dusan Vlahovic è pienamente integrato nel gruppo. Si allena con continuità e dedizione, come previsto fin dall’inizio. Le voci sul mercato non lo hanno spostato e Tudor, che non esclude alcuno scenario, continua a lavorare anche con lui.

L’alternanza tra David e Vlahovic è già sul tavolo. E qualora arrivasse Kolo Muani, le opzioni offensive si moltiplicherebbero: non solo per numero, ma soprattutto per varietà. Giocatori diversi, con caratteristiche complementari, capaci di offrire soluzioni differenti in base alle esigenze tattiche.

Idee in cantiere, in attesa della stretta decisiva

Per ora, si tratta ancora di idee. Ma le prove tattiche iniziate in ritiro raccontano di un allenatore che sta modellando una Juventus nuova, più verticale, più intensa, e soprattutto con più alternative reali là davanti. L’intesa con il PSG per Kolo Muani è l’ultimo tassello che manca, ma la sensazione è che si possa sbloccare presto. Nel frattempo, Tudor lavora. E sogna.

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