Spalletti si presenta come nuovo allenatore bianconero: “Sensazioni bellissime. C’è un’aspettativa alta. Credo di poter fare un bel lavoro”.

Alla Juventus è iniziata l'era di Luciano Spalletti. Il tecnico di Certaldo ha tenuto questa mattina la conferenza stampa di presentazione. Scopri le sue dichiarazioni

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Giornata di presentazioni all’Allianz Stadium. Nella sala conferenze dell’Allianz Stadium è andata in scena la conferenza stampa di presentazione di Luciano Spalletti come nuovo tecnico bianconero. L’ex CT della nazionale si presenta dicendo che:Sono sensazioni bellissime. Sappiamo tutti qual è la storia di questo club, l’organizzazione di questo club. C’è un’aspettativa alta però poi a entrarci dentro e avere un contatto diretto è sempre una bellissima emozione.”

Rispondendo alla domanda su che idea si sarebbe fatto della sua rosa, risponde così:“L’idea è racchiusa in quello che io ho accettato per venire qua. Se non avessi creduto che questa squadra abbia delle potenzialità nonostante che abbia passato momenti difficili, perché avrei dovuto accettare un contratto di otto mesi? Per cui credo di poter fare un bel lavoro con loro, poi si passa dalla disponibilità e dalla volontà e l’autodisciplina per fare dei risultati importanti io ci vedo delle possibilità di rimettere a posto alcune cose. Bisogna tentare di rientrare in Champions. Dobbiamo rimettere le cose in pari perché gli altri corrono forte”.

Spalletti: “L’essenziale è esser squadra. Spero di rientrare nel giro scudetto. Ho rispetto del lavoro altrui e darò continuità. L’autodisciplina fa la differenza”

Riguardo al suo modo di giocare Spalletti dichiara che: “É una cosa stimolante e a volte vengono riconosciute queste capacità di un allenatore. I gol soprattutto sono una cosa fondamentale perché per vincere le partite bisogna fare i gol. Il calcio offensivo è un’altra qualità importante però l’essenziale poi è essere squadra, un gruppo che capisce quello che dobbiamo fare in campo in varie situazioni. Se siamo lunghi e uno ragiona in un modo e uno nell’altro diventa più difficile”

Sulla possibilità di rientrare nella lotta scudetto il tecnico di Certaldo afferma: “Sì, io spero di poter rientrare anche nel giro scudetto, perché no? Anzi è quello che si commentava ieri con i calciatori nello spogliatoio: le intenzioni devono essere al massimo perché poi sono state giocate nove partite e ne mancano ancora 29, sono tante quelle che mancano. Ne ho viste di tutti i colori in oltre 30 anni di professione“.

Il nuovo tecnico bianconero non ha alcun dubbio sulla mentalità che deve avere la Juventus e lo dichiara apertamente: “L’autodisciplina fa sempre la differenza. Io da bambino andavo in giro con l’autostop e ho avuto la possibilità di entrare in quasi tutti gli spogliatoi di tutte le categorie del calcio. L’ho fatto sempre in maniera naturale da un punto di vista del rispetto di tutte le persone che incontravo. Quindi attenzione, disponibilità a diventare amici in uno spogliatoio perché attraverso l’affetto e l’amicizia che una squadra un giorno si sveglia e si ritrova di livello superiore”.

Entrando negli aspetti più tattici, Spalletti dichiara che: “Oggi per me è il primo allenamento e quindi siccome ho rispetto del lavoro fatto precedentemente può darsi che si dia continuità a quello che ho trovato. Poi dare tutte le notizie agli avversari non sarebbe corretto.Ci sono presupposti per dare seguito a quello che è stato fatto fino adesso. Chiaro che ci sono anche dei calciatori che preferirebbero giocare in caselle un po’ differenti: in entrambi i casi bisogna che si crei un po’ di disponibilità. Ma vorrebbe dire che si andrà a fare qualcosa di diverso con la difesa a 4 anziché a 3″.

Spalletti con Chiellini, Comolli e Modesto fanno una foto di rito al termine della conferenza stampa di presentazione
Spalletti con Chiellini, Comolli e Modesto fanno una foto di rito al termine della conferenza stampa di presentazione

Spalletti: “Su Vlahovic nessuna imposizione, ha fatto una splendida partita. Koopmeiners è un giocatore che conosco bene. É un mediano-mezzala”.

Infine Spalletti si sofferma a parlare dei singoli. In particolare punta l’attenzione su Vlahovic e Koopmeiners. Riguardo il numero 9 serbo dichiara che: “Ci si parla: io non ho avuto nessuna imposizione dalla società per cui vado lì e vedo quello che lui fa e quella che è la sua risposta, le sue intenzioni, e a valutare dall’ultima partita le sue intenzioni sono molto chiare. Quel comportamento lì mette tutto a posto perché ha fatto una splendida partita.

Per quanto riguarda Koopmeiners dichiara che: E’ un calciatore che conosco bene perché l’ho seguito anche con le squadre precedenti. Costava tanto e non l’abbiamo potuto prendere. É un calciatore che mi piaceva e nel vederlo gli ho ricordato di quando c’eravamo sentiti al telefono e avevo provato a convincerlo. Secondo me è un mediano-mezzala, perché poi lo dice anche la sua storia. A volte ha giocato anche come difensore centrale. Mi ritrovo a fare i complimenti a un allenatore che l’ha allenato bene e messo anche in una posizione differente con grandi risultati, che è Gasp. Ingabbiato e con le spalle girate non ha la qualità di Yildiz o Openda. Ha un ottimo piede quando calcia”.

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