Italia-Estonia: la prima di Gattuso e l’ultima chiamata per il mondiale in America

Inizia l'era Gennaro Gattuso come commissario tecnico dell'Italia. Il tecnico avrebbe già fatto capire che non ci sono scuse: bisogna vincere e andare al mondiale. Oggi l'esordio con l'Estonia

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Inizia da Bergamo l’era di Gennaro Gattuso sulla panchina della nazionale italiana. Quella di oggi con l’Estonia sarà infatti la prima partita dell’ex calciatore del Milan da CT azzurro. Ma oggi Italia-Estonia vale molto di più. É l’ultima chiamata per il Mondiale. Gli azzurri devono invertire la rotta se vogliono arrivare a giocarsi la coppa del mondo. Una nuova eliminazione non sarebbe accettata.

Le speranze di qualificarci come primi sono ridotte al lumicino, ma Gattuso e i suoi ragazzi sanno che finché non viene messo un punto tutto è possibile. Bisogna farlo per il movimento, che non può subire l’ennesima delusione. Va fatto per i ragazzini, che da troppo tempo non si riversano nelle strade a tifare tutti insieme davanti a un maxischermo. E soprattutto bisogna qualificarsi per dare speranza, per far capire che l’Italia c’è ancora e vuole tornare grande.

É dal Gewiss Stadium di Bergamo che deve ripartire la rinascita italiana. É da qui che Gattuso costruirà la sua Italia mattoncino dopo mattoncino, per portare il tricolore ai mondiali in America, Canada e Messico. Quelle che iniziano oggi saranno sei finali, sei partite per non rimanere fuori e per non privare altre generazioni di vivere quel sogno.

L’avversario, l’Estonia, fino a qualche anno fa non rappresentava una minaccia. 127° posto del ranking e un bilancio di 7 successi su altrettanti incontri. Oggi però l’Italia ha paura di tutti. Si soffre di sindrome da insicurezza. Si ha paura di tornare a volare al mondiale. E allora Gattuso torna a ringhiare: “bisogna vincere – queste le parole del CT – pulito o sporco che sia”.

Presentazione Gattuso italia
Gennaro Gattuso il giorno della presentazione come Ct dell’Italia

Chi scenderà in campo e come si schiererà l’Italia

A quanto sarebbe emerso nella rifinitura l’Italia dovrebbe schierarsi con un doppio centravanti. Non è chiaro se il modulo sia un 4-2-3-1 o un 4-2-4 spregiudicato. In alcune sedute tattiche sarebbe stato provato anche un 4-3-3 più equilibrato.

In porta nessuna sorpresa. Donnarumma, nonostante un avvio di stagione complicato, a causa dei problemi con il PSG, che lo avrebbero poi portato al Manchester City, dovrebbe mantenere saldo il suo posto tra i pali. In difesa, sulle fasce, dovrebbero partire dal 1° minuto Di Lorenzo e Dimarco, con Calafiori e Bastoni al centro.

A centrocampo intoccabili Barella e Tonali, pronti a guidare il gioco azzurro con la loro grinta e velocità. Gli esterni saranno Zaccagni e Politano. Le punte, in quello che potrebbe essere un 4-4-2 o un 4-2-4, saranno il viola Kean, ancora a cerca del suo primo gol in stagione, e Mateo Retegui, che dopo esser volato in Arabia Saudita vuole dimostrare di esser ancora in grado di fare la differenza nel calcio europeo. Ora non ci sono più scuse. Come dice il nostro inno nazionale: “Siam pronti alla morte, l’Italia chiamò”.

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