Nico Gonzalez Juve, svelati i motivi dell’addio: rapporto mai decollato con Tudor e delusione al Mondiale per Club

L’argentino, arrivato come colpo da titolare, ha lasciato la Juventus dopo una stagione segnata da incomprensioni tecniche e da un ruolo sempre più marginale.

3 min di lettura

Era arrivato alla Juventus come un investimento importante e una promessa di qualità offensiva. Nico Gonzalez, talento argentino di grande tecnica e rapidità, doveva rappresentare uno dei nuovi cardini del progetto bianconero. Invece, la sua avventura a Torino si è chiusa dopo appena una stagione, senza che l’argentino sia mai riuscito a imporsi o a trovare continuità.

Come riportato da Tuttosport, le ragioni del suo addio sono molteplici, ma riconducibili soprattutto a un rapporto mai realmente sbocciato con Igor Tudor. Il tecnico croato non lo ha mai considerato un titolare inamovibile, preferendogli spesso giocatori più funzionali al suo sistema di gioco, basato su fisicità, disciplina tattica e sacrificio difensivo.

Il rapporto difficile con Tudor e il ruolo marginale

Il feeling tecnico tra i due non è mai nato. Gonzalez, abituato a muoversi con libertà e a esprimere il proprio talento negli ultimi trenta metri, ha faticato a inserirsi nelle rigide geometrie del 3-4-2-1 di Tudor. Il tecnico lo vedeva come un’alternativa di lusso, ma mai come un punto fermo del progetto.

Questa situazione ha generato frustrazione nell’argentino, che con il passare dei mesi ha perso fiducia e centralità, finendo spesso tra le riserve. Il suo minutaggio ridotto e la mancanza di un ruolo chiaro hanno finito per minare il rapporto con l’allenatore e con l’ambiente bianconero.

La delusione del Mondiale per Club e la decisione di partire

La rottura definitiva si è consumata durante il Mondiale per Club, una vetrina internazionale in cui Gonzalez sperava di rilanciarsi e ritrovare spazio. Invece, le scelte di Tudor lo hanno relegato in panchina per gran parte del torneo, facendogli capire che non rientrava più nei piani tecnici della società.

Quel mancato impiego, in un contesto di grande prestigio, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. L’argentino ha preso coscienza della necessità di cambiare aria per ritrovare stimoli e fiducia.

La nuova avventura con Simeone all’Atlético Madrid

Quando è arrivata la chiamata dell’Atlético Madrid, allenato dal connazionale Diego Simeone, Gonzalez non ha esitato. Il progetto dei Colchoneros e la possibilità di lavorare con un tecnico che conosce a fondo la mentalità argentina hanno rappresentato la svolta ideale per rilanciare la sua carriera.

Il passaggio in Spagna chiude così un capitolo breve e deludente, ma allo stesso tempo liberatorio. Per la Juventus resta il rammarico di non aver valorizzato pienamente un talento dal grande potenziale, mentre per Nico Gonzalez si apre un nuovo cammino, alla ricerca di quella continuità che a Torino non ha mai trovato.

Nessun commento
- Pubblicità -