Lazio, mercato bloccato: Sarri spiazzato dalla stretta economica della FIGC

La Covisoc ferma il mercato in entrata per tre violazioni contabili. Sarri aveva chiesto tre rinforzi, ma ora valuta se ci siano ancora le condizioni per restare. Lotito deve scegliere: intervenire subito o lasciare la Lazio in stallo fino a settembre.

Redazione Stile Juventus
3 min di lettura

Il ritorno sulla panchina della Lazio doveva essere il primo passo di un nuovo ciclo. Invece, per Maurizio Sarri, potrebbe già trasformarsi in un percorso ad ostacoli. Il tecnico toscano, rientrato a Formello con entusiasmo e idee chiare sul progetto da costruire, si è trovato di fronte a uno scenario inaspettato: la FIGC ha bloccato il mercato in entrata del club, rendendo impossibile ogni manovra fino a settembre. Un fulmine a ciel sereno, arrivato nel momento più delicato della pianificazione estiva.

Blocco totale: Covisoc interviene, la Lazio fuori dai parametri

La decisione è arrivata dopo l’analisi della Covisoc, che ha evidenziato come al 31 marzo scorso il club biancoceleste non rispettasse tre indicatori economico-finanziari ritenuti fondamentali: indice di liquidità, livello di indebitamento e costo del lavoro allargato. La somma delle criticità ha portato alla conseguenza più grave: la Lazio non potrà registrare nuovi giocatori in entrata, almeno fino a settembre, a meno che il presidente Lotito non intervenga direttamente con una ricapitalizzazione o con un taglio netto alla rosa attuale.

Una situazione che il club conosceva da tempo. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la società era al corrente della criticità già da fine maggio, ma non aveva ancora condiviso tutti i dettagli con Sarri, che si è trovato spiazzato davanti a una realtà che rende praticamente impossibile rinforzare la squadra.

Sarri deluso: chiesti tre rinforzi, tutto fermo

Il tecnico aveva richiesto interventi mirati per dare un’identità chiara alla nuova Lazio. In cima alla lista c’erano un centrocampista offensivo, un nuovo terzino in caso di addio di Tavares, e una punta in grado di alternarsi con Castellanos. Tre innesti ragionati, funzionali, pensati per dare profondità e varianti a una squadra che dovrà affrontare una stagione complessa. Ma ora, con il blocco operativo imposto, ogni movimento è congelato.

Sarri, che aveva accettato di tornare puntando su un progetto credibile, ora riflette sul suo futuro. Il silenzio iniziale si è trasformato in un evidente fastidio. Secondo indiscrezioni, è atteso un vertice nei prossimi giorni con il direttore sportivo Fabiani, durante il quale si discuteranno tempi, strategie e, soprattutto, condizioni minime per poter andare avanti.

Lotito sotto pressione: senza interventi non si va avanti

Il nodo è tutto nelle mani del presidente. Solo un’iniezione di liquidità o una serie di cessioni strategiche potrebbero rimettere la Lazio in linea con i parametri FIGC. Senza questi correttivi, il club rischia di restare inchiodato in un immobilismo pericoloso, proprio mentre le concorrenti si muovono sul mercato.

Il messaggio che arriva da Formello è chiaro: servono risposte immediate, perché la costruzione della nuova Lazio non può aspettare l’autunno. E Sarri, questa volta, non è disposto a fare da parafulmine.

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