Era un appuntamento da non sbagliare e la Juventus Femminile non si è fatta attendere. Grinta, volontà e determinazione sono servite a portare a casa il match point per vincere lo scudetto e laurearsi campionesse di Italia grazie alla matematica. 2-0 tra le mura di casa al Milan, imbattutosi in una vera e propria battaglia vinta ovviamente dalle bianconere. Con una doppietta, Cristiana Girelli consegna a Canzi il titolo con tre giornate di anticipo. Con questo, quindi, la Juventus Women è arrivata a quota 6 scudetti.
La Juventus parte carica per indirizzare subito il match, ed infatti al 13′ il colpo di testa di Godo mette in difficoltà il portiere avversario, che con una smanacciata evita la prima rete. Dopo vari tentativi, da parte di Brighton, Boattin e Kullberg, le bianconere conquistano un calcio di rigore con la stessa Girelli che poi si porta sul dischetto e segna l’1-0, portando la squadra negli spogliatoi in vantaggio.
E non appena tornate in campo le bianconere raddoppiano, ancora una volta con Girelli, che approfitta del tacco di Cantore per liberarsi delle avversarie e superare Fedele. Il tris della capitana viene mancato al 73′ di gioco: la sua punizione, infatti, sfiora la traversa rossonera. L’unica vera occasione per le ospiti di riaprire la gara è arrivata all’80’, ma il salvataggio di Peyraud-Magnin riesce a lasciare a bocca asciutta Domping. Al 94′ arriva il fischio finale che sancisce la vittoria indiscussa delle bianconere che si presentano poi in campo con la maglia celebrativa “Stars A6ain”.
Juventus Women campione d’Italia, Canzi: “Ragazze meravigliose. Emozione pazzesca”
Al termine della sfida, Massimiliano Canzi si è lasciato andare ai microfoni di RaiSport, indossando tanto di parrucca tricolore: “Le ragazze sono state meravigliose, anche la cornice. Sapevamo fosse difficile, avevamo squadre dietro come Inter, Roma e Fiorentina, ma noi siamo sempre state fiduciose. Non mi era mai stato permesso di allenare a questo livello e ho ricominciato ad emozionarmi ed è pazzesco. Ringrazio club, famiglia e chi mi seguiva quando allenavo in seconda o terza categoria. Ringrazio anche chi mi ha esonerato. Girelli si è allenata come non mai e si è resa disponibile su tutto. Lei è così, come tutte le “vecchie”.”