Il dado sembrava già tratto e invece la permanenza di Igor Tudor sulla panchina della Juventus potrebbe riaprire le porte bianconere a Dusan Vlahovic, calciatore che non ha mai nascosto l’attaccamento alla causa, ma che comunque arriva da una stagione dai tratti mediocri. Il suo contratto in scadenza nel 2026 e l’ingaggio che arriverebbe a pesare circa 12 milioni di euro sulle casse della società avrebbero portato alla sola soluzione dell’addio tra le parti. Adesso, però, le carte in tavola sembrano cambiate e non è da escludere a priori una sua permanenza all’ombra della Mole.
Con l’addio di Cristiano Giuntoli, ci sarà un nuovo interlocutore a sedersi al tavolo delle trattative, ovvero Damien Comolli, nuovo direttore generale della Juventus. Come affermato nel corso della conferenza stampa di presentazione, il dirigente sarà pronto a confrontarsi in prima persona con Dusan Vlahovic proprio per comprendere i margini di un futuro insieme oppure di un addio. Certo è che nel caso si decidesse di proseguire insieme, il giocatore dovrà accettare di ridursi l’ingaggio, altrimenti insostenibile per la società bianconera.
La permanenza di Vlahovic alla Juventus, come riportato da La Gazzetta dello Sport, potrebbe dipendere tanto anche dalla decisione di Igor Tudor. È risaputo, infatti, che il serbo sia un pupillo dell’allenatore, che con la prova del Mondiale per Club potrà decidere se chiedere qualche sforzo in più alla società oppure comprendere che un suo addio potrebbe finanziare un colpo in attacco differente. Comolli starebbe dunque lavorando su più fronti, proprio per capire quale sia la soluzione migliore per la squadra.
Juventus, Vlahovic soluzione più comoda: i sostituti costano tanto
Come riportato da La Rosea, la soluzione che porta al rinnovo di Dusan Vlahovic avrebbe un impatto a bilancio di 40 milioni di euro, a meno che il calciatore non decida di rinnovare a ribasso. Tuttavia, questa cifra sarebbe comunque inferiore a quanto la Juventus dovrebbe arrivare a spendere per un sostituto. Il sogno Osimhen si starebbe pian piano spegnendo, mentre le piste che porterebbero a Gyokeres e Retegui potrebbero portare la società ad andare oltre le disponibilità economiche: per lo svedese infatti lo Sporting Lisbona ha confermato di richiedere una cifra superiore ai 60 milioni+10 di bonus, senza però dover necessariamente arrivare ai 100 milioni della clausola. Per David, invece, il problema si riscontrerebbe sui bonus alla firma di 15 milioni di euro, con i 70 milioni di impatto a bilancio.