Juventus, Tudor presenta la sfida al Real Madrid: “Siamo pronti. Ce la giochiamo con la nostra strategia”

Vigilia infuocata a Miami per la Juventus di Igor Tudor, che presenta la sfida contro il Real Madrid tra determinazione, consapevolezza e ambizione. Il tecnico bianconero lancia un messaggio chiaro ai suoi: “Ce la giocheremo con rispetto ma senza paura. Abbiamo qualità e un piano.”

Redazione Stile Juventus
4 min di lettura

La Juventus si prepara ad affrontare il Real Madrid in quella che, per molti, è più di un’amichevole estiva. Il palcoscenico è di quelli importanti – lo sfarzo della Florida, il fascino dell’Hard Rock Stadium – ma l’atmosfera è da vera vigilia. E a trasmettere l’intensità del momento è stato Igor Tudor, che oltre alla classica conferenza stampa, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti, riportate oggi da Tuttosport.

Una giornata di riposo per ricaricare le energie

Il tecnico bianconero ha raccontato i giorni che hanno preceduto la gara con i Blancos. «Stiamo bene – ha esordito – sabato il club ha voluto prendersi una pausa per staccare un attimo. Una colazione tutti insieme, una giornata libera, e poi di nuovo dentro con testa e cuore per preparare la partita».

Una scelta, però, non frutto dell’istinto del momento: «Era già tutto pianificato da tempo, serviva per far rifiatare i ragazzi. Non è stata una mia idea estemporanea».

Clima torrido, ma zero scuse

L’unico aspetto davvero fastidioso, a detta del tecnico, è il caldo: «Giocare in Florida non è semplice, le temperature sono alte e si fa fatica. Ma vale per tutti, non cerchiamo alibi». Anche nei momenti di relax, Tudor ammette di non essersi mai staccato mentalmente: «Quando alleni non ti fermi mai. Porti tutto con te, anche a casa. Il riposo vero, quello, non esiste».

Tudor lancia la sfida al Real: “Sono i più forti, ma abbiamo un piano”

Poi il discorso si sposta sull’avversario. E i toni diventano subito chiari: «Il Real è la squadra più forte d’Europa. In Champions, da dieci anni a questa parte, hanno dominato con il City. Lo dicono i numeri. Nell’ultima partita hanno fatto vedere il loro vero volto. Prima, stavano solo scaldando i motori».

C’è anche spazio per un’analisi tattica: «Con Xabi Alonso hanno cambiato tutto. Si vede un metodo nuovo, ordine, qualità e spirito di sacrificio». Eppure, Tudor non parte battuto: «Siamo ottimisti. È il mio modo di vivere calcio e vita. Ho detto ai ragazzi: ce la giocheremo, abbiamo le nostre carte. Anche se sono più forti, noi abbiamo una strategia».

Niente premi, solo motivazione

Alla domanda sul possibile incentivo economico, il tecnico risponde con fermezza: «No, non è quello il punto. La motivazione è battere il Real, e basta. Per farlo serviranno corsa e lotta. Abbiamo le qualità per fare loro male. Vedremo se sarà sufficiente».

Anche la sconfitta contro il Manchester City, ancora fresca nella memoria, è stata oggetto di riflessione: «È stato un ko difficile da digerire, ma ci servirà da lezione. Abbiamo avuto troppo rispetto. Non dobbiamo rimuginare, solo andare avanti. Questa sfida va preparata come una finale. E le finali si vincono».

“Sfidare il Real deve essere un sogno”

In chiusura, un messaggio chiaro ai suoi: «Ai miei tempi, affrontare il Real Madrid era un sogno. Spero che lo sia ancora per i miei giocatori. È stata la prima cosa che ho chiesto nello spogliatoio: “È più bello giocare contro il Real o contro una squadra che lotta per la salvezza?”». Una domanda che, più che motivazionale, è una dichiarazione d’intenti. Tudor vuole la sua Juve ambiziosa, senza complessi. E domani sarà il primo vero banco di prova.

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