Il momento della verità è giunto, inesorabile, in una serata che potrebbe rivelarsi decisiva per il futuro della Juventus. Lo scontro Champions contro la Lazio racconterà tanto del presente e del finale di una stagione che ha inaspettatamente disatteso le aspettative. Nessuno, anche i tifosi più scettici, si sarebbe aspettato l’esonero di Thiago Motta a capo per 2/3 dell’annata di una squadra spesso priva di personalità e carattere.
Una caratteristica che è riemersa anche durante la gestione Tudor, specialmente nell’unica sconfitta ad oggi registrata contro il Parma e nel pareggio anonimo messo a referto contro il Bologna. Una questione che si sposterà ovviamente nell’ambito del mercato e che potrebbe coinvolgere lo stesso tecnico, ad un bivio, che senza Champions come da contratto dirà addio alla Juventus dopo pochi mesi dal suo arrivo, salvo decisioni differenti.
Juventus, il futuro di Tudor
Il futuro di Tudor è ancora tutto da scrivere. Secondo quanto riportato da Ilbianconero.com, la permanenza del croato alla Continassa potrebbe addirittura essere messa in dubbio anche se i bianconeri ottenessero la tanta agognata qualificazione in Champions League. La motivazione risalirebbe nella volontà della dirigenza di ricostruire una Juventus più granitica a partire dalla panchina, magari con una figura al timone di comando con maggiore esperienza.
Infatti, seppur Tudor abbia fatto di tutto e di più per risollevare la Juventus da sorti ancor peggiori di quelle che potrebbero palesarsi, l’operato dello stesso non avrebbe del tutto convinto la dirigenza bianconera che a fine stagione potrebbe decidere di rivoluzionare in toto giocatori e staff tecnico. Con a capo la questione qualificazione in Champions League, la scontentezza societaria è evidente, anche se far ricadere tutto sul tecnico risulta tuttavia assai paradossale.
In realtà, quando la Juventus ha scelto di esonerare Thiago Motta ed inserire Tudor i dubbi erano diversi, ma la necessità di salvare l’insalvabile ha spinto la dirigenza a puntare sul traghettatore. Il tecnico croato ha dimostrato di riuscire a risollevare i bianconeri dal black out anche se diverse cose continuano a non funzionare, a causa di alcune scelte di mercato flop.

Quest’ultime infatti, inesorabilmente dalla questione panchina, hanno pesato e continuano a pesare tanto. Proprio per questo, la non presenza di Tudor in panchina il prossimo anno non sarà figlia di un demerito individuale del tecnico ma potrebbe dipendere dalla scelta di rivoluzionare in toto una squadra che ha perso la sua identità. La ricerca della vera Juventus non è ancora iniziata ma rischia di mietere numerose vittime.
Lazio-Juventus decisiva
Mettendo da parte eventuali ragionamenti relativi al futuro di Tudor, quel che conta, attualmente, è l’importante sfida di stasera, sabato 10 maggio, che la Juventus giocherà contro la Lazio. Un appuntamento che i bianconeri non possono sbagliare, anche perché la possibilità di fare passi falsi oramai è quotata a zero.
La gara contro i biancocelesti è assolutamente decisiva, poiché dirà una volta per tutte se la Juventus con a capo Tudor può funzionare o meno anche nel prossimo futuro. A Thuram e compagni si chiede una prova di carattere, una gara in cui ad emergere sia finalmente anche la personalità, quest’anni un vero e prorpio tallone d’Achille.