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Juventus, Tether fa sul serio: presentata un’offerta vincolante

4 min di lettura

Tether passa dalle parole ai fatti, e presenta un'offerta per acquisire la totalità delle quote della società Juvenus attualmente detenute dalla holding Exor di John Elkann. Il nipote dell'"avvocato" Gianni Agnelli si trova ora ad un bivio, anche se una prima risposta è stata già data.

Sono ore caldissime in società in casa Juve. Se una prima smentita era già arrivata da Exor, la holding della famiglia Agnelli proprietaria, fra le altre cose, della Juventus, riguardo la possibile cessione di quote di maggioranza al principe saudita Mohammed Bin Salman, ecco che un’altra proposta fa tremare i piani alti della Continassa. Il soggetto interessato questa volta è la società Tether, tra le capofila nel mondo delle criptovalute, nonché già proprietaria dell’11,53% del capitale sociale della Juventus.

L’offerta presentata

Quella di Tether Investments è un’offerta vincolante non concordata, vale a dire legalmente impegnativa ma che ancora non ha trovato una controproposta o una risposta positiva o negativa. L’avance della società con sede ad El Salvador mira ad acquisire tutte le azioni attualmente in mano ad Exor, stimate attualmente al 65,4% del capitale societario.

In termini numerici, Tether acquisirebbe ogni azione degli Elkann per un costo di 2,66 euro ciascuna, per un totale complessivo di circa 1,1 miliardi di euro. Da specificare, come riportato da Sky Sport, che il valore attuale delle quote in mano a John Elkann si stima intorno ai 900 mlioni. Di conseguenza, l’offerta da più di un miliardo porterebbe anche uno spread positivo di più di 200 milioni di euro.

I tempi dell’affare

Exor avrà ora tempo fino alle ore 18 del 22 dicembre per decidere se accettare o meno i termini proposti da Tether. In caso contrario, l’offerta vincolante decadrà in maniera autonoma. Se invece la proposta sarà accettata, la società dichiara che ci sarà “la successiva negoziazione e stipula di un accordo definitivo di compravendita a condizioni che siano ritenute accettabili sia per Tether, sia per Exor. Il closing sarà soggetto alle autorizzazioni delle autorità competenti ai sensi delle applicabili disposizioni di legge“.

La risposta di Exor

Una prima risposta non è tardata ad arrivare, ed è un secco “no” da parte di John Elkann e compagni in merito a qualsiasi cessione della Juventus, che si tratti di Tether o altri soggetti interessati.

Intenzioni sempre più serie

Non rappresenta certo una novità l’interessamento della società fondata nel 2014 da Giancarlo Devasini. Già nel febbraio dello scorso anno infatti, Tether era entrata tra gli azionari della Juventus con l’8% delle quote, salite poi all’11% solo un paio di mesi più tardi.

Non deve sorprendere nemmeno il perché di questa particolare attenzione riservata dalla società verso la Vecchia Signora: l’attuale amministratore delegato Paolo Ardoino è infatti un grande tifoso juventino, promotore dello slogan stile Maga “Make Juventus Great Again“. Non solo parole e slogan però. Sempre nel comunicato di venerdì 12 dicembre, oltre alla suddetta offerta, la holding era già intenzionata ad investire 1 miliardo di euro per “rafforzare la squadra e la crescita del Club“.

Come detto l’offerta è stata già rispedita al mittente, ma la storia non è certo destinata a finire qui, viste anche le sempre più incalzanti critiche verso l’attuale andamento societario, soprattutto in seguito alle dimissioni di Andrea Agnelli del 28 novembre 2022.

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