La Juventus di Luciano Spalletti ha trovato un equilibrio nuovo, e forse inatteso. Contro la Cremonese, l’allenatore bianconero ha sorpreso tutti schierando Teun Koopmeiners da difensore nel terzetto arretrato, sul centro-sinistra, accanto a Kalulu e Gatti. Un esperimento coraggioso, ma perfettamente riuscito: prestazione ordinata, interventi puliti, grande attenzione tattica.
Ora la domanda è inevitabile: verrà confermato anche in Champions League contro lo Sporting?
L’idea di Spalletti e l’esperimento di Cremona
Quando il nome dell’olandese è apparso nella distinta di Cremonese-Juventus in posizione arretrata, pochi avevano intuito la mossa di Spalletti. Eppure il tecnico, da sempre amante degli adattamenti intelligenti, aveva visto giusto. Koopmeiners aveva già ricoperto quel ruolo ai tempi dell’AZ Alkmaar, e la sua duttilità è tornata utile in un momento di emergenza.
La scelta ha funzionato perché ha dato stabilità a una retroguardia priva di riferimenti: l’ex atalantino ha mostrato letture da veterano, ordine nelle uscite palla al piede e comunicazione costante con il reparto. Non un difensore “nato”, ma un giocatore di grande intelligenza tattica. “È stato più difensore di tutti – ha detto Spalletti – per attenzione e ordine sulle ripartenze”.
Kelly ancora fermo, Cabal indisponibile
L’idea di confermarlo nasce anche da una necessità: Lloyd Kelly non ha recuperato dal problema alla schiena che lo ha costretto al forfait contro la Cremonese. L’ex Newcastle ha svolto un lavoro differenziato a la Continassa e la sua presenza martedì contro lo Sporting CP è pressoché da escludere.
Anche Cabal, che poteva rappresentare un’alternativa naturale, resta fuori per infortunio. Di conseguenza Spalletti non ha reali soluzioni interne per sostituire il centrale mancino, e Rugani, pur disponibile, non offre le stesse caratteristiche di impostazione. Tutto lascia dunque pensare che il tecnico confermerà Koopmeiners nel trio difensivo, replicando lo schieramento visto allo Zini:
Kalulu a destra, Gatti centrale, Koopmeiners sul centro-sinistra.
Verso la Champions: equilibrio e prudenza
La partita contro lo Sporting sarà un banco di prova più severo, ma la fiducia nel gruppo resta alta. Spalletti, che ha ribadito di voler “prendere decisioni anche coraggiose”, sembra intenzionato a proseguire su questa strada almeno fino al ritorno dei titolari.
L’obiettivo, nelle sue parole, è chiaro: “Vederlo lì con costanza è un’idea a cui si può pensare”.
Koopmeiners, insomma, si prepara a una nuova notte europea da difensore, simbolo di una Juventus che sta imparando a reinventarsi.
Dopo la sosta: la Juve cambierà volto
Se contro lo Sporting l’olandese sarà ancora “braccetto”, il discorso cambia per il medio periodo. Spalletti ha già annunciato una transizione tattica verso la difesa a quattro, destinata a ridisegnare le gerarchie del reparto. Con Bremer e Kelly pronti a formare la coppia centrale, Koopmeiners tornerà nel suo habitat naturale, quello di mezzala con licenza d’inserimento e visione di gioco.
Per ora, però, il piano è un altro: difendere, guidare e dare equilibrio. E se a Cremona l’esperimento è stato un successo, a Torino c’è la sensazione che martedì in Champions l’olandese indosserà ancora i panni del difensore, con la stessa calma, la stessa lucidità e la stessa solidità che hanno convinto Spalletti a fidarsi di lui.

