Lo Stadium ha inaugurato la nuova Serie A con una serata intensa. La Juventus di Tudor ha vinto 2-0 contro il Parma, ma il risultato è maturato soltanto nella ripresa, dopo un primo tempo dominato senza trovare la rete.
I bianconeri hanno spinto fin da subito, collezionando occasioni con Thuram, Conceição e David, ma hanno sbattuto contro il muro emiliano e contro qualche imprecisione di troppo. L’unico brivido per Di Gregorio era arrivato al 4’, quando Lovik aveva sfiorato il gol in diagonale trovando il salvataggio provvidenziale di Cambiaso.
La ripresa: il sigillo di David
Dopo l’intervallo il copione non è cambiato. La Juve ha continuato a spingere, costruendo tanto e rischiando grosso solo al 47’, quando Pellegrino si è trovato davanti alla porta ma ha trovato la chiusura miracolosa di Bremer, già protagonista con coraggio e senso della posizione.
Il vantaggio è arrivato al 59’: accelerazione di Yildiz, cross basso dalla sinistra e deviazione vincente sotto porta di Jonathan David, che ha così firmato il suo primo gol ufficiale con la maglia della Juventus. Per il canadese si tratta dell’ennesima conferma di un feeling speciale con gli esordi, avendo già segnato nelle prime giornate delle ultime quattro stagioni tra Ligue 1 e Serie A.
Rosso a Cambiaso, poi la chiude Vlahovic
Il match sembrava avviato verso un finale in apnea quando, all’83’, Cambiaso si è fatto espellere per una reazione scomposta su Lovik. Con la Juve in dieci, lo Stadium ha temuto il ritorno del Parma, ma il colpo del ko è arrivato subito dopo.
Appena entrato, Vlahovic ha confezionato il raddoppio: prima la giocata di Yildiz, poi l’assist del turco per il serbo che non ha sbagliato davanti a Suzuki. Un gol che ha scacciato la tensione e chiuso la gara sul definitivo 2-0.
Bremer leader, Tudor parte col piede giusto
Oltre ai gol, resta l’ennesima prestazione dominante di Bremer, baluardo difensivo e autore di interventi decisivi che hanno impedito al Parma di riaprire il match. Positivi anche Yildiz e Conceição, imprendibili a tratti e fondamentali per dare imprevedibilità al reparto offensivo.
Per Tudor arriva così il primo successo ufficiale in campionato, accolto dall’entusiasmo dello Stadium e dal sorriso della dirigenza. Una vittoria che lancia segnali incoraggianti: la Juve è giovane, aggressiva e già capace di soffrire senza crollare.
Il Parma, pur sconfitto, esce a testa alta: la squadra di Cuesta ha mostrato organizzazione e coraggio, trovando in Suzuki e Lovik due protagonisti di carattere. La strada è lunga, ma i gialloblù hanno dimostrato di poter dire la loro anche contro avversari di livello superiore.