Non è una stagione semplice per la Juventus Next Gen. Il Girone C della Serie C si è presentato sin da subito confuso, con discrepanze di gare giocate ed un’organizzazione tutt’altro che ben gestita. Se si pensa che ci sono club ad aver disputato 27/28 incontri e altri come i bianconeri ad averne giocati 29 il quadro generale del torneo diventa abbastanza chiaro. Ragion per cui, ad oggi, risulta quasi impossibile capire la classifica definitiva della corsa ai playoff.
La squadra di Brambilla, assoluto protagonista, è decima in piena corsa ma come visto vive nell’attesa di scoprire i risultati delle dirette avversarie, che registrano una/due gare in meno. Tuttavia, la Juventus Next Gen appare in forte crescita, grazie anche e soprattutto al tecnico. Fautore di una rimonta che dopo il fallimento Montero sembrava impossibile.
L’arrivo di Brambilla
Indipendentemente da come andrà a finire la stagione, l’arrivo di Massimo Brambilla in panchina si è rivelato decisivo. Giunto dopo il fallimento di Paolo Montero, l’attuale tecnico bianconero ha saputo ridare dignità al progetto e a risollevare il futuro di una stagione che rischiava di chiudersi in modo disastroso. La Juventus Next Gen è migliorata sotto tanti punti di vista, grazie anche alle scelte di mercato giunte nella sessione invernale.
Agli ordini di Brambilla, dal gennaio scorso, sono arrivati giocatori di qualità che stanno attirando l’attenzione anche della prima squadra. Petrelli ne è l’esempio, senza dimenticare Adzic che seppur partito con la Juventus dei grandi non ha assolutamente patito la discesa in Next Gen. Il diciottenne ha colto la palla al bazo per dimostrare le importanti doti e la volgia di emergere.
L’arrivo di Brambilla è stato decisivo per lo schema tattico della squadra. Basti pensare come la crescita della stessa difesa abbia caratterizzato la corsa al decimo posto. Un anello debole che tuttavia sembra aver trovato il giusto equilibrio.
