Il mercato Juventus entra nella fase più calda e per Damien Comolli è iniziata una vera e propria corsa contro il tempo. Dopo un’estate gestita con prudenza e rigore finanziario, il Direttore Generale bianconero ha davanti dieci giorni che si annunciano frenetici, quelli in cui dovrà chiudere le cessioni più delicate e, con il denaro ricavato, completare la squadra di Igor Tudor.
Prima vendere, poi comprare
Il principio guida di Comolli è stato chiaro sin dal primo giorno: evitare svendite, ma finanziare i nuovi innesti soltanto attraverso le uscite. Una strategia che ha protetto i conti della società, ma che ha rallentato le operazioni e ora rischia di pesare a ridosso dell’inizio della stagione. Le priorità restano due: la cessione di Dusan Vlahovic, in un braccio di ferro sempre più serrato con il Milan, e quella di Nico González, destinato all’Atletico Madrid. Sullo sfondo, casi ancora aperti come Tiago Djaló e altri giocatori fuori dal progetto, che rappresentano un peso a bilancio.
Gli obiettivi per Tudor
Dalle cessioni dovrà arrivare il tesoretto per costruire la nuova Juve. Il nome in cima alla lista resta quello di Randal Kolo Muani, considerato da Tudor il perno imprescindibile del suo attacco. La dirigenza lavora anche per garantire un esterno offensivo – con Edon Zhegrova tra i profili più seguiti – e un centrocampista di qualità, dove il preferito risponde al nome di Matt O’Riley.
Sono dieci giorni che valgono un’intera estate. Entro il primo settembre Comolli dovrà completare il puzzle, sfoltendo la rosa e chiudendo i rinforzi che Tudor attende da settimane. Solo allora arriverà il primo vero giudizio: quello del campo e dei tifosi, pronti a valutare se questa nuova Juventus sarà davvero all’altezza delle ambizioni dichiarate.