A Torino il mercato entra nella fase più calda, ma in casa Juventus il freno resta tirato. Il direttore generale Damien Comolli ha scelto di non seguire la squadra in Germania per restare operativo e accelerare le manovre in entrata e in uscita.
Se il sogno offensivo porta il nome di Randal Kolo Muani, l’altra priorità riguarda il centrocampo. Igor Tudor attende un innesto di spessore per una stagione che vedrà la Juve impegnata su Serie A, Champions League e Coppa Italia.
Tonali, un’idea che resta lontana
Il nome più affascinante è quello di Sandro Tonali. I bianconeri lo inseguono da tempo, ma il Newcastle lo considera un punto fermo. L’ipotesi di inserire Vlahovic nell’operazione non ha mai avuto veri riscontri, e l’ostacolo resta altissimo. Al momento, più che una trattativa, sembra un’idea da libro dei sogni.
O’Riley, il profilo in crescita
Nelle ultime ore ha preso quota la candidatura di Matt O’Riley, mezzala del Brighton con un passato brillante al Celtic. Classe 2000, abbina inserimenti e capacità di rifinitura, qualità che lo rendono un potenziale “Koopmeiners low cost”. La valutazione di circa 30 milioni lo rende decisamente più accessibile rispetto ad altri obiettivi.
Kessié e il nodo ingaggio
Il ritorno di Franck Kessié in Italia è un’idea che circola da settimane. L’ex Milan gradirebbe, ma il maxi contratto da 14 milioni netti che lo lega all’Al-Ahli fino al 2026 è un macigno. Operazione tecnicamente fattibile solo se il giocatore accettasse un taglio drastico dell’ingaggio.
Hjulmand, l’ostacolo clausola
Per Morten Hjulmand, lo Sporting Lisbona continua a fare muro. La clausola rescissoria è di 80 milioni, con margini di sconto fino a 60: troppo per le casse bianconere in questa fase. Profilo ideale per Tudor, ma trattativa economicamente insostenibile.
Le piste più abbordabili
Restano alcune opzioni “low cost”: Yves Bissouma del Tottenham è la più semplice per costi e fattibilità, mentre Ibrahim Sangaré è stato proposto dal Nottingham Forest, con cui la Juve ha già un dialogo aperto per Douglas Luiz.
Comolli, insomma, ha il dossier pieno di nomi, ma il cronometro scorre e le cessioni restano la chiave per sbloccare il centrocampo del futuro.