“Tanti auguri Max”. Questo è il messaggio di auguri pubblicato dalla Juventus sui profili social per i 58 anni di Massimiliano Allegri. Poche e semplici parole che testimoniano come, nonostante una separazione sofferta e una stagione complessa, tra le due parti restino rispetto e stima reciproca.
L’allenatore livornese, che oggi compie 58 anni, è ormai una vera leggenda bianconera in panchina. Sebbene la sua seconda esperienza non sia stata fortunata come la prima, Allegri ha avuto il merito di riportare la Juventus a sfiorare per due volte la vittoria della Champions League.
Arrivò alla Juventus il 16 luglio 2014, dopo le dimissioni di Antonio Conte. All’inizio non fu accolto con entusiasmo: tanti cori contrari al suo arrivo a Torino. Ma le critiche iniziali si trasformarono presto in elogi e incitamenti. Il primo ciclo bianconero di Allegri fu caratterizzato da trionfi e da un calcio brillante, capace di far innamorare i tifosi. In quegli anni la Juventus vinse 5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia e 2 Supercoppe italiane.
I giocatori seguivano il tecnico quasi a memoria e arrivarono anche grandi risultati in Europa, pur senza la ciliegina sulla torta. Già alla prima stagione Allegri sfiorò la Champions League, ma il Barcellona fermò i sogni bianconeri. Due anni dopo, a Cardiff, fu il Real Madrid a negare alla Juventus quella coppa che manca dal 1996.
Al termine della stagione 2018-2019 le strade tra Allegri e la Juventus si separarono, lasciando amarezza nei tifosi e in tutto l’ambiente bianconero. Ma tutti, tra quelle lacrime di commozione, intuivano che non sarebbe stato un addio definitivo.
Buon compleanno Max! 🎂 pic.twitter.com/3yDiVOkIeV
— JuventusFC (@juventusfc) August 11, 2025
Il ritorno e le critiche: Allegri solo contro tutti
Il ritorno allo Juventus Stadium avvenne nella stagione 2021-2022. La squadra arrivava da due stagioni difficili con Maurizio Sarri e Andrea Pirlo, soprattutto in Europa. Allegri, richiamato da Andrea Agnelli, aveva il compito di riportare i bianconeri a vincere e a giocare bene.
Questa missione non si realizzò. Il tecnico si ritrovò sotto attacco da parte dei tifosi, giornalisti e persino da qualcuno all’interno dell’ambiente bianconero. Nel momento più critico, la società che lo aveva voluto a Torino fu costretta a dimettersi per lo scandalo plusvalenze. Allegri rimase solo a difendere i suoi giocatori dagli attacchi provenienti da più direzioni.
L’addio alla Juventus fu, questa volta, ancora più doloroso: un esonero arrivato dopo la vittoria per 1-0 sulla Atalanta in finale di Coppa Italia. In quella serata, Allegri ebbe un duro confronto con l’arbitro e con il designatore Gianluca Rocchi, lanciando la giacca a bordo campo. Quelle immagini, unite alla discussione con Cristiano Giuntoli a fine partita, restano le ultime della sua avventura in bianconero.
Ma, come nelle migliori storie d’amore, non sempre c’è una vera fine. Marracash lo canta in Niente Canzoni D’Amore: “Ci sarà sempre un po’ di te in me”. Forse, anche tra la Juventus e Massimiliano Allegri, ci sarà sempre qualcosa che li terrà legati.