Juventus, Koopmeiners: “In debito con la squadra, sono stato sfortunato”

Teun Koopmeiners continua il suo recupero dall'infortunio al tendine d'Achille: il calciatore si sente in debito con la Juventus per la stagione al di sotto delle aspettative

Redazione Stile Juventus
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Il Mondiale per Club rappresenta un’occasione per riprendersi il palcoscenico e per far capire le ambizioni e la volontà di alcuni giocatori di voler continuare con la propria squadra. In casa Juventus sono diversi i calciatori intenzionati a dimostrare di meritarsi una seconda opportunità, come ad esempio Teun Koopmeiners, autore di una stagione nettamente al di sotto delle aspettative. L’ex Atalanta ha avuto infatti uno scarso rendimento durante tutto il campionato, complici anche i tanti infortuni che non gli hanno permesso di ottenere una certa continuità.

Koopmeiners ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport proprio di questa situazione e della sua volontà di riscattare il suo nome agli occhi della Juventus: “Finalmente va meglio. Sono stato fuori altri tre mesi e chiaramente ora non sono al cento per cento, ma in questo torneo devo crescere di partita in partita. Ho parlato con Tudor e gli ho detto che ho ancora bisogno di tempo per giocare una partita intera. Ho bisogno di tempo per crescere di condizione, ma è importante che il tendine d’Achille non mi dia più fastidio. Non so quanto altro tempo serva ancora, ma è così”.

E ancora: “Questa è una bella occasione per tornare a dare una mano, ma soprattutto vincere un trofeo con la Juve, che era il mio obiettivo quando sono venuto qui. Adesso sono più tranquillo, ma non è stata una bella stgione, sia perché non abbiamo vinto nulla e sia per come ho giocato. Non sono contento, ma ho anche avuto sfortuna. La fiducia però non l’ho persa e c’è ancora la possibilità di finire alla grande”.

Koopmeiners, Juventus
Koopmeiners, Juventus

Juventus, Koopmeiners: “Sono in debito, gioco dove l’allenatore ha bisogno”

Poi Koopmeiners continua: “Dovevo fare meglio a prescindere, questo si, ma non è stata una stagione facile per nessuno, anche perchè abbiamo cambiato tanto a tutti i livelli. Abbiamo cominciato con tanti calciatori nuovi, poi sono cambiati allenatore e la dirigenza non ha aiutato la nostra crescita. Servono tante partite per imparare quello che un mister ci chiede, per cui credo che l’anno prossimo andrà meglio e qui negli USA stiamo lavorando tanto per quello. Mi è mancata la continuità, ma è dipeso da tanti piccoli fattori, per avercela c’è bisogno di una squadra forte in cui tutti si aiutano l’uno con l’altro”.

E ancora: “Lo so che quando vieni pagato tanti soldi, 50-60 milioni e la squadra non va, sei il primo a venire criticato. Io la sento questa responsabilità, lo so che devo fare meglio e posso farlo. Ho le capacità per giocare nella Juventus e voglio dimostrarlo. Sono in debito con la Juventus e in ogni allenamento e partita voglio dimostrare quanto valgo. Ho solo bisogno di un po’ di tempo, visto che il tendine non lo sento ancora al 100%. L’importante è essere al Top prima dell’inizio del campionato”.

Per concludere Koopmeiners parla del suo rapporto con Tudor e del suo ruolo sul campo: “Con il sistema di Tudor ho giocato anche quando stavo all’Atalanta. Adesso sto un po’ più avanti, mentre a Bergamo ero un po’ più basso a centrocampo. Ma io gioco dove l’allenatore ha bisogno, ma in generale sono un centrocampista non un attaccante e quindi anche quando sto più avanti, e forse Tudor vuole che stia lì per questo. Interpreto il ruolo come un centrocampista e non come un attaccante destro o sinistro o come lo farebbe un numero 9”.

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