Juventus, Giuntoli licenziato: confronto teso con gli Elkann

Cristiano Giuntoli dovrebbe dire addio alla Juventus nelle prossime ore: confronto teso con Elkann e progetto traballante

2 min di lettura

Per effettuare la prima vera rivoluzione la Juventus ha dovuto attendere la fine della stagione: le acque erano già abbastanza torbide ed è per questo motivo che Elkann avrebbe deciso di prendere in mano la situazione e programmare un futuro migliore per i bianconeri, a partire da chi gestirà la squadra. Con la promozione di Chiellini ad un ruolo più centrale e l’arrivo di Comolli che dovrebbe prendere il posto di direttore tecnico era chiaro che per Cristiano Giuntoli non ci sarebbe stato poi così tanto spazio per poter lavorare a pieno regime.

Stando a quanto riportato da Gazzetta.it, nella giornata di ieri 29 maggio, John Elkann e Cristiano Giuntoli avrebbero avuto un incontro dai toni piuttosto tesi al termine del quale il presidente avrebbe comunicato il licenziamento con effetto immediato del direttore sportivo. Questo, infatti, andrebbe a giustificare anche l’assenza dell’ex dirigente del Napoli e dei suoi collaboratori nel corso dell’omaggio alle vittime dell’Heysel, con la lettura dei nomi arrivata poi da parte di Giorgio Chiellini.

Juventus, i motivi dell’addio a Giuntoli

Trovare le possibili cause del licenziamento di Cristiano Giuntoli non dovrebbe essere neanche così difficile: il progetto bianconero infatti nell’ultimo periodo aveva iniziato a traballare, già a partire dal percorso affidato a Thiago Motta per poi arrivare al suo esonero a fine marzo, affidando la panchina ad Igor Tudor che, tra l’altro, è anche riuscito a conquistare l’obiettivo prefissato.

Inoltre, i 200 milioni di euro spesi sul mercato la scorsa stagione sono stati investiti su elementi che non hanno reso all’altezza delle aspettative: basta pensare a Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez; la svendita di giovani come Huijsen, poi, avrebbe macchiato ancor di più la sua posizione. Ora però la Juventus ha la possibilità di ricreare una nuova stabilità, con Comolli, Scanavino, Chiellini e Tognozzi a chiudere un cerchio dirigenziale ad hoc per provare a riportare il club in cima alla classifica.

Nessun commento
- Pubblicità -