Juventus-Giuntoli game over: manca solo l’ufficialità affinché le strade dell’ex Napoli e del club bianconero si separeranno definitivamente. Dagli esuberi alla gestione Motta, dal flop acquisti a quel posto in Champions conquistato per il rotto della cuffia. I temi sono tanti, importanti, ed hanno caratterizzato una stagione che doveva rappresentare il momento della rinascita di un nuovo progetto ma che invece verrà ricordato come l’ennesimo flop di un’annata da dimenticare.
Trovare un capro espiatorio rispetto a quel che è accaduto alla Juventus non è corretto, anche perché le responsabilità sono tante. Tuttavia, alcune scelte di Giuntoli hanno fatto discutere ed era inevitabile che i vertici bianconeri decidessero di intervenire, anche in virtù di quanto valutato a ritroso, nei due anni precedenti. Scelte intraprese dal ds, sottolineate anche da Gazzetta.it, che non sono andate per il verso giusto e che gli sono valse irrimediabilmente il posto in terra bianconera.
Gli esuberi
Senza ombra di dubbio, uno dei temi caldi in casa Juventus sono stati gli esuberi. Strategie che avevano generato qualche perplessità fin dall’arrivo del ds alla Continassa. A partire dalla prima vittima capitan Bonucci relegato fin da subito a partente senza nessuna chiara motivazione e attenzione nei confronti di chi nella rosa bianconera, fino ad allora, era sempre stato un leader.
Un atteggiamento che è ricapitato lo scorso gennaio con Danilo. E poi la scelta di dar via alcuni giovani di prospettiva, come Fagioli, Miretti, Nicolussi Caviglia e in primis Huijsen che, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già a monte pieno di dubbi e perplessità.
La gestione Motta
La gestione Motta non ha convinto i vertici, mettendo nel banco degli imputati ancora una volta Giuntoli. La motivazione è semplice: il ds non è stato capace di imporsi nei confronti del tecnico, lasciando libertà di movimento all’italobrasiliano sul scegliere le dinamiche interne all’area sportiva. Un atteggiamento che è costato caro anche in virtù dei diversi flop mercato registrati.
La Juventus seppur d’accordo sull’arrivo di Motta, in virtù delle qualità dimostrate dal tecnico durante l’esperienza al Bologna, con il senno di poi non ha gradito l’atteggiamento di Giuntoli dal quale ci si aspettava maggiore polso a attitudine decisionale. Un aspetto che non può passare in secondo piano in un grande club.

Il flop acquisti
Il flop acquisti rappresenta il tasto dolente della stagione. La Juventus nella scorsa sessione di mercato estivo e nella finestra di gennaio ha ampiamente dimostrato di voler invesire, anche cifre assai importanti. Tuttavia, le scelte intraprese non hanno convinto. Koopmeiners, Nico Gonzalez e soprattutto Douglas Luiz hanno deluso le aspettative, con il brasiliano che rappresenta un vero e proprio flop costato ben 50 milioni di euro tra contanti e la cessione di Iling Junior e Barrenechea.
Un costo che la Juventus sta faticando a re-investire, in attesa che giunga la pista migliore per dividere le strade. Il flop acquisti è l’aspetto che maggiormente ha pesato ed è per questo che, indipendentemente dall’accesso in Champions, la figura di Giuntoli è stata messa ai margini del progetto. In attesa di capire quando giungerà l’ufficialità, la Juventus potrebbe aver trovato in Diego Lopez il sostituto.