La Juventus può vincere il Mondiale per club? Dopo la straripante vittoria per 5-0 contro l’Al Ain, in casa dei tifosi bianconeri si è aperto un dibattito chiaramente indirizzato alla possibilità o meno di sognare una vittoria di Yildiz e compagni durante la prestigiosa kermesse, una prima edizione che ha portato una ventata di novità. Un’opportunità che Tudor vuole sfruttare al massimo, indipendentemente dal risultato finale, ma con la consapevolezza che proprio dagli Stati Uniti partiranno le indicazioni più importanti in ottica mercato.
Ma, facciamo un passo indietro. Le settimane successive alla fine del campionato, nonostante l’obiettivo Champions League raggiunto, non sono state affatto semplici con la conferma di Tudor che inaspettatamente è giunta solo poco prima dell’inizio dell’avventura del Mondiale per club. Un clima, quello vissuto tra le mura bianconere, di profonda incertezza che ha trovato un equilibrio solo dopo l’arrivo di Comolli.
Passando invece al pronostico, come riportato da DAZN, le possibilità che la Juventus vinca il Mondiale per club sono stimate intorno al 4%. Secondo i principali bookmaker, i bianconeri partono come outsider, dietro alle favorite Manchester City, Real Madrid e Bayern Monaco. Una circostanza che non spiazza certamente dirigenza e tifosi, anche perché la squadra bianconera è in piena rivoluzione, in cerca di trovare ancora la giusta dimensione. Tuttavia, è concesso sognare seppur con i piedi ben saldi a terra, tra limiti e punti di forza.
Juventus, i limiti
La Juventus nel percorso al Mondiale per club, scandito per ora solo dalla gara dell’esordio stravinta contro l’Al Ain, dovrà affrontare diversi ostacoli, non solo quelli relativi alle squadre più complesse. I limiti dei bianconeri potrebbero emergere su due fronti: tenuta fisica e incapacità di concretizzare. Per quanto concerne il primo punto è impossibile non ricordare le modalità con cui Yildiz e compagni hanno perso match quasi decisi. Inoltre, il caso made in Stati Uniti non aiuterà certamente.
Un altro limite è l’incapacità di concretizzare che, caratteristica fortemente smentita durante l’incontro l’Al Ain, ma un limite emerso durante l’intera stagione. La Juventus fatica a trovare la rete e, seppur concede poco, contro squadre del calibro di Manchester City, Bayern Monaco e Real Madrid risulta assai difficile pensare che segnare un solo un gol significhi mettere a riparo il risultato.
E poi, è giusto non dimenticare la questione infortuni. La speranza della Juventus è che lo spauracchio dell’infermeria costantemente attiva non caratterizzi anche l’esperienza al Mondiale per club, anche se su questo aspetto è impossibile avere una risposta a priori o preventivare che ciò non accada.

Juventus, i punti di forza
L’obiettivo non è la vittoria del Mondiale per club ma la volontà della Juventus di giocare a testa alta la nuova prestigiosa kermesse. Sottolineati in precedenza i limiti insiti alla rosa, è bene anche mettere in rilievo i punti di forza, caratteristiche emerse durante la gara dell’esordio contro l’Al Ain. i bianconeri possono sicuramente contare sulla solidità difensiva e la diversa esperienza di alcune figure messe in campo.
Nonostante i tanti infortuni, la Juventus può contare su una retroguardia compatta e ben organizzata. L’unico neo rispetto al campionato è la mancanza di un giocatore come Veiga, tra i difensori migliori dell’annata. Gli uomini guidati da Tudor inoltre riescono a tramutare un forte limite in qualcosa di vantaggioso, dal momento in cui non riuscendo ad andare in rete contestualmente è tra le squadre che concede meno all’avversario. Un doppio volto di una medaglia, analizzato in chiave positiva.
E poi, c’è l’esperienza internazionale di alcuni giocatori, costruita nel corso di decenni di partecipazioni in Champions League e a finali europee. Questo, infatti, potrebbe rappresentare un elemento decisivo specialmente in una competizione come il Mondiale per club, dove la concorrenza in tal senso è molto ampia.