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Juve, gelo al Dall’Ara e scatto europeo: Bologna piegato

4 min di lettura

La squadra di Spalletti ritrova intensità, gestione e vittoria negli scontri diretti: segnali che pesano nella corsa Champions.

Il Dall’Ara congelato fa da cornice a una vittoria che per la Juventus vale molto più dei tre punti. I bianconeri tornano a imporsi in uno scontro diretto, evento che mancava dalla terza giornata di campionato contro l’Inter, dopo una serie di battute d’arresto contro Como, Lazio e Napoli. Un successo che pesa, perché arriva nel momento giusto e nel modo giusto.

La Juve di Spalletti sorprende soprattutto per l’approccio. Parte forte, con intensità e coraggio, un dettaglio tutt’altro che banale se si guarda al recente passato. Era da tempo che i bianconeri non iniziavano una gara con questa convinzione: l’ultimo precedente risaliva addirittura all’esordio stagionale, alla prima contro la Cremonese.

Una gestione diversa della partita

Dopo l’intervallo, aleggiava una sensazione familiare. Quella di una Juventus pronta a calare, a perdere campo e controllo. Stavolta, però, la storia cambia. La squadra gestisce meglio i momenti, non si sfilaccia e resta dentro la partita con lucidità. Un segnale di crescita che trova conferma anche nella capacità di sfruttare gli episodi.

La svolta arriva quando la Juve è abile a provocare l’espulsione di Heggem, costringendo il Bologna a giocare in dieci uomini. Da lì in avanti, la partita prende una direzione chiara, anche se non priva di sofferenza.

Kenan Yildiz
Kenan Yildiz

Yildiz decisivo, Cabal simbolico

Ancora una volta, Kenan Yildiz si conferma centrale nel gioco bianconero. Non segna il gol vittoria, ma firma l’assist, dimostrando di essere sempre dentro le azioni che contano. I numeri parlano per lui: in Serie A, solo Lautaro Martinez e Nico Paz hanno partecipato a più reti in questa stagione.

Il gol decisivo porta invece la firma di Juan Cabal, in una serata dal sapore simbolico. Proprio lui, che a Napoli era stato sostituito all’intervallo dopo le indicazioni di Spalletti sulla troppa frenesia e apprensione, si prende la scena nel momento più delicato. Una risposta sul campo, la più efficace possibile.

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti

Luci e ombre nel giudizio di Spalletti

Guardando in prospettiva, Spalletti non nasconde le perplessità. A non convincere del tutto resta l’elevato numero di errori tecnici, un limite che la Juventus si porta dietro e che emerge anche nelle serate positive. Ma il contesto conta, e conta molto.

Con il pareggio del Milan contro il Sassuolo e la sconfitta del Napoli a Udine, per la Juventus era semplicemente fondamentale vincere. Missione compiuta, con una classifica che ora sorride e restituisce fiducia.

Bologna tra difficoltà e soluzioni d’emergenza

Dall’altra parte, il Bologna esce ridimensionato e guarda già avanti, in ottica Supercoppa. La squadra di Italiano perde troppi duelli, un aspetto che pesa per un gruppo che fa dell’intensità uno dei suoi punti di forza. In partite di questo livello, concedere campo e fisicità significa esporsi.

C’è poi il tema dei difensori centrali. La situazione era già delicata e si complica ulteriormente con l’espulsione di Heggem e il problema fisico accusato da Lucumí. A emergere, nel finale, è Holm, adattato al centro della difesa. Nonostante l’inferiorità numerica, la sua prova è positiva e potrebbe rappresentare una soluzione d’emergenza per Italiano nei prossimi impegni. La notte del Dall’Ara consegna una Juventus più matura e un Bologna chiamato a riflettere. In un campionato dove gli equilibri sono sottilissimi, anche una serata gelida può diventare un punto di svolta.

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