La Juventus ha un allarme: le troppe rimonte che stanno caratterizzando la stagione, nonostante il cambio panchina. Sono in tutto 23 i punti persi, gli ultimi due mancati proprio nella gara decisiva con la Lazio a causa del pareggio raggiunto nei momenti di recupero dai biancocelesti. La sfida all’Olimpico certifica un trend negativo per il quale Tudor cerca soluzioni, specialmente a due partite dalla fine di una stagione ancora in bilico per il discorso Champions League.
Contro la Lazio, la Juventus per l’ennesima volta si è rivista rimontare da una situazione di vantaggio, vanificando così la possibilità di confermare il quarto posto da unica squadra, che sarebbe stata sempre più ad un passo dalla qualificazione alla Coppa delle Grandi Orecchie. Un limite emerso anche nella gestione Motta, quest’ultimo spesso preso di mira anche per l’incapacità dai suoi di non riuscire a gestire i risultati con la giusta calma e personalità richiesta.
Juventus, 11 vittorie sfumate
Sono 23 i punti persi con 11 vittorie sfumate. La Juventus ha un problema che seppur la stagione si sia oramai avviata alla conclusione, visto la messa in palio, rischia di rivelarsi decisiva. Un presupposto che Tudor dovrà cercare di raddrizzare nelle ultime due gare contro Udinese e Venezia che, nonostante rappresentano match abbordabili, non vanno assolutamente sottovalutate.
La Juventus ha subito tantissime rimonte che sono costate parecchi punti in campionato. Nello specifico, i bianconeri hanno visto sfumare 11 potenziali vittorie contro Cagliari, Inter, Lecce, Venezia, Fiorentina, Torino, Atalanta, Napoli, Roma, Bologna e in ultimo Lazio. Un insieme di episodi che hanno caratterizzato il percorso in campionato fino a renderlo al di sotto delle aspettative.
Tudor in settimana lavorerà anche su questo, sull’atteggiamento dei suoi. a reggere con personalità i momenti più complessi della gara, senza dimInuire l’attenzione. Per tamponare questa problematica una soluzione potrebbe essere quella di puntare anche sulla mentalità offensiva, chiedendo agli attaccanti di essere maggiormente finalizzatori. Ma questo è l’ennesimo limite della rosa, la resistenza a mettere la palla in rete.