Cinque gol in sette partite tra amichevoli e partite ufficiali: numeri che parlano di un Vlahović deciso a rilanciarsi. Due reti nelle amichevoli estive (contro Reggiana e Atalanta), poi subito decisivo in campionato, prima chiudendo i conti contro il Parma e poi firmando il successo della Juve a Marassi contro il Genoa. Non solo: anche con la Serbia il centravanti ha lasciato il segno, segnando contro la Lettonia e tenendo vive le speranze mondiali della sua nazionale. Nonostante i numeri che di certo raccontano un avvio incoraggiante, in casa Juventus il futuro dell’attaccante rimane incerto.
Vlahović: tra aspettative e difficoltà
Arrivato a Torino nel mercato di gennaio 2022 per 70 milioni di euro più 10 di bonus dalla Fiorentina, Vlahović portava con sé aspettative altissime. Con Vincenzo Italiano sulla panchina della Viola aveva infatti realizzato 20 gol in 24 presenze: numeri che lo avevano spinto momentaneamente in vetta alla classifica marcatori. Alla Juve il ritmo sotto porta calò, pur concludendo quell’annata con 29 reti.
Le stagioni in bianconero hanno così consegnato l’immagine di un Vlahović in evidente difficoltà: troppe le sbavature tecniche, i controlli imprecisi e le scelte sbagliate sotto porta. Se con Massimiliano Allegri le prestazioni sottotono del serbo erano figlie di scelte tattiche discutibili e di un gioco tutt’altro che offensivo, e la decisione della società poi di puntare su Thiago Motta si era rivelata sbagliata, con Tudor l’attaccante non sembrerebbe comunque trovare spazio.
Vlahović ha probabilmente mostrato i limiti di una personalità ancora fin troppo fragile: la frustrazione crescente che trapelava dal suo volto nelle scorse stagioni non solo era il segnale evidente di una fiducia smarrita, ma anche il riflesso di un rapporto ormai incrinato: i suoi errori continui avevano raffreddato l’entusiasmo dei tifosi e indebolito la fiducia della società.
Tuttavia, questo inizio di stagione ha forse, mostrato un leggero cambio di rotta nel percorso bianconero di Vlahović. Le reti segnate in campionato e in nazionale gli restituiscono, almeno in parte, quella fiducia che ormai da tempo sembrava essere smarrita. In vista del Derby d’Italia dunque, l’attaccante potrebbe candidarsi per una maglia da titolare e, guardando al futuro, la concorrenza con Jonathan David potrebbe trasformarsi in un’opportunità di crescita per entrambi.
Vlahović: rinnovo, cessione o addio a zero
Ad ogni modo, se Vlahović dovesse continuare a convincere, davanti a lui e alla Juventus si aprirebbero tre strade. La prima porterebbe al rinnovo del contratto, così da evitare il rischio di perderlo a parametro zero nell’estate 2026. La seconda riguarderebbe una cessione anticipata, qualora un club in emergenza offensiva decidesse di puntare su di lui: in quel caso la Juve incasserebbe, seppur una cifra inferiore rispetto ai 70 milioni investiti nel 2022. La terza, infine, si concretizzerebbe in assenza di offerte soddisfacenti: dal 1° gennaio il serbo sarebbe libero di accordarsi con un’altra società e lasciare Torino da svincolato il 1° luglio 2026.