Juventus, vittoria con l’Udinese ma tegola Gatti: menisco lesionato e stop di un mese

Il successo negli ottavi porta i bianconeri ai quarti, ma l’infortunio di Gatti complica i piani di Spalletti: servirà un intervento chirurgico.

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La Juventus si è presa la qualificazione ai quarti di Coppa Italia, archiviano con autorità l’Udinese e ritrovando una condizione mentale che nelle ultime settimane si era leggermente incrinata. Il 3-0 del gruppo di Luciano Spalletti è stato netto, pulito, quasi didascalico nella gestione dei tempi della partita. Ma nel cuore della serata è arrivata la notizia che nessun bianconero avrebbe voluto ascoltare: Federico Gatti si è fermato.

Il difensore classe ’98 ha alzato bandiera bianca nei primi minuti della ripresa, quando il tabellone segnava ancora 2-0 e la Juventus stava controllando con sicurezza. Il volto contratto, lo sguardo dritto verso la panchina: non c’è mai stato spazio per dubbi. Gatti si è fermato subito, consapevole che qualcosa nel ginocchio destro non stesse rispondendo come doveva.

Il responso del J|Medical

La mattina successiva è stata più pesante della sera precedente. Gli esami radiologici svolti al J|Medical hanno confermato ciò che lo staff aveva temuto fin dal primo controllo a bordo campo: lesione del menisco mediale del ginocchio destro. La Juventus lo ha comunicato con una nota asciutta, che certifica la necessità di un intervento chirurgico nei prossimi giorni. Il quadro clinico parla chiaro: Gatti ha chiuso il suo 2025 anzitempo e starà fuori per almeno trenta giorni. Non è escluso che i tempi possano allungarsi, perché la stabilità del ginocchio richiede prudenza, progressione e zero forzature. Per Spalletti è una notizia pesante, perché il centrale piemontese è diventato una certezza dentro la nuova Juventus: affidabile, aggressivo, capace di reggere il duello individuale come pochi.

Chi prende il suo posto

Da oggi, l’attenzione si sposta inevitabilmente sulle soluzioni alternative. Bremer e Rugani stanno lavorando per rientrare: entrambi sono sulla via del recupero, ma serviranno ancora due o tre settimane prima di rivederli completamente arruolabili. Non abbastanza per coprire l’emergenza immediata, ma sufficienti per immaginare una difesa che tornerà a respirare nel corso di gennaio. È qui che entra in scena l’opzione più sorprendente. Spalletti, già nelle ultime gare, ha provato una scelta non convenzionale ma tremendamente funzionale: Teun Koopmeiners. L’olandese, regista naturale e mezzala di equilibrio, è stato schierato nel cuore della difesa in una linea a tre e ha mostrato una sorprendente adattabilità. Letture pulite, tempi giusti, capacità di impostare: una soluzione che potrebbe garantire continuità nelle prossime settimane.

Una Juventus che avanza ma perde un tassello fondamentale

La qualificazione ai quarti, dove ad attendere i bianconeri ci sarà la vincente di Atalanta-Genoa, porta entusiasmo e fiducia. La Juventus ha ritrovato personalità, qualità nelle scelte e un’identità offensiva che nelle ultime settimane aveva tremolato. Ma l’infortunio di Federico Gatti restituisce anche un’immagine più realistica: questa squadra, per continuare a spingere, dovrà saper convivere con l’emergenza. Dovrà reinventarsi, ridisegnare la propria linea difensiva e trovare soluzioni dentro un gruppo che Spalletti considera più maturo di quanto dica l’anagrafe. La Juventus va avanti. Gatti si ferma. E ora la stagione, ancora una volta, si gioca sull’equilibrio tra ambizione e resistenza.

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