La dodicesima giornata di Serie A ha offerto un nuovo capitolo di Open Var, con la ricostruzione degli episodi più discussi attraverso i dialoghi tra arbitri e sala di controllo. Tra i casi più analizzati, quello di Fiorentina-Juventus, match in cui un rigore inizialmente assegnato ai viola è stato successivamente revocato dopo l’intervento del Var.
Il dialogo tra Doveri e la sala Var
La scena si apre con l’audio dei video-arbitri: «Ha fischiato calcio di rigore», ricorda un operatore dalla sala. Poi l’analisi entra nel merito: «Per me è da togliere, guarda la mano di Vlahovic. Che dici?». Le immagini mostrano il contatto, e arriva un dettaglio che cambia tutto: «Vlahovic se lo tira in basso… sembra quasi più… Dani, io te lo farei rivedere un attimo, perché lo trattiene prima».
A quel punto l’arbitro Daniele Doveri, richiamato al monitor, osserva la dinamica e chiude la revisione con un rapido: «Ok, basta, va bene». Il rigore viene cancellato.
L’interpretazione di Rocchi
Il designatore Gianluca Rocchi, ospite a DAZN, ha definito l’episodio «complesso». Riguardando la situazione a mente fredda, ha ammesso: «Anch’io avrei dato rigore». Ma ha subito precisato che la revisione è stata gestita con precisione: «La decisione finale è corretta. Il Var ha lavorato molto bene, con tranquillità. La serenità davanti al monitor permette all’arbitro di fare la scelta giusta».
Rocchi ha poi ribadito un principio cardine: il Var può intervenire su ogni episodio potenzialmente errato, ma la responsabilità ultima resta dell’arbitro. «Noi dobbiamo decidere, sempre. Non possiamo esimerci», ha sottolineato.
Un episodio destinato a far discutere
La combinazione tra contatto iniziale e dinamica dell’azione ha reso il caso uno dei più commentati del turno, ma la trasparenza dei dialoghi Var ha permesso di ricostruire con chiarezza la sequenza decisionale. Fiorentina-Juventus lascia così un nuovo spunto di riflessione sulle interpretazioni arbitrali e sul ruolo crescente della tecnologia nel calcio italiano.

