Anche nel 2024 la Giovanni Agnelli BV, storica cassaforte della dinastia Agnelli-Elkann, ha incassato una generosa quota di dividendi da Exor, la holding che controlla asset strategici come Juventus, Ferrari e Stellantis. I numeri del bilancio annuale raccontano di una situazione in evoluzione: patrimonio netto in calo, debiti in crescita, ma anche liquidità in netto miglioramento.
Secondo quanto analizzato da Calcio & Finanza, al 31 dicembre 2024 la holding olandese ha visto scendere il proprio patrimonio da 834,9 a 757,3 milioni di euro. Parallelamente, l’indebitamento bancario ha subito una forte impennata, passando da 394,2 a 517,8 milioni, contribuendo a un totale dei debiti di 578,8 milioni, in aumento rispetto ai 506,3 milioni del 2023. Da segnalare anche l’esplosione delle passività non correnti, lievitate da appena 8,1 a 158,5 milioni.
Controtendenza invece per la cassa, che sale da 871 mila a 9,3 milioni di euro, segnale di una gestione finanziaria che punta a mantenere risorse liquide disponibili nonostante il carico debitorio.
Il dividendo Exor: 57 milioni per la cassaforte familiare
La Giovanni Agnelli BV, che ha in portafoglio un solo asset: la partecipazione in Exor, trae la totalità delle sue entrate proprio dai dividendi della holding guidata da John Elkann. Nel 2024, la cifra incassata è stata pari a 57 milioni di euro. Come da consuetudine, questi fondi vengono poi redistribuiti tra i vari rami della famiglia, sulla base della rispettiva quota azionaria.
Il meccanismo, ormai consolidato da anni, premia i soci della Giovanni Agnelli BV in proporzione alla loro partecipazione. Ecco, nel dettaglio, quanto spetta ai singoli rami familiari, secondo le stime calcolate sulla base delle quote aggiornate:
La ripartizione: chi incassa quanto
- Dicembre (Elkann e discendenti di Giovanni Agnelli) – 41%: 23,4 milioni
- Maria Sole Agnelli – 12,35%: 7 milioni
- Andrea e Anna Agnelli (ramo Umberto) – 8,96%: 5,1 milioni
- Giovanni Nasi – 8,7%: 4,9 milioni
- Laura Nasi-Camerana – 6%: 3,4 milioni
- Cristiana Agnelli – 5,05%: 2,9 milioni
- Susanna Agnelli – 4,7%: 2,7 milioni
- Clara Nasi-Ferrero di Ventimiglia – 3,4%: 1,9 milioni
- Emanuele Nasi – 2,5%: 1,4 milioni
- Clara Agnelli – 0,28%: 160 mila euro
La nuova geografia della holding
Dopo l’ultimo riassetto interno, è Dicembre S.r.l., la società controllata dal ramo Elkann e presieduta da John Elkann, a detenere la quota più ampia (41%) all’interno della Giovanni Agnelli BV. Seguono il ramo di Maria Sole Agnelli e quello di Umberto Agnelli, con partecipazioni più contenute ma comunque significative. Le modifiche nella distribuzione delle quote riflettono i recenti aggiustamenti avvenuti nella governance familiare.
Le strategie di Exor: diversificazione e futuro
Intanto, Exor continua il suo processo di trasformazione e diversificazione. Oltre agli asset storici nel settore automotive e sportivo — tra cui Juventus, Ferrari e Stellantis — la holding ha ampliato il proprio raggio d’azione in settori come la moda, la tecnologia e la sanità.
Tra le operazioni più recenti, l’ingresso nel capitale di Philips, ma anche numerosi investimenti attraverso la piattaforma Lingotto, dedicata a startup e progetti innovativi. John Elkann, in qualità di CEO, guida questa fase di rinnovamento, cercando di traghettare l’eredità industriale della famiglia Agnelli verso un futuro sempre più internazionale e multidisciplinare.