Bødo/Glimt-Juventus, i bianconeri ai confini d’Europa

Torna la Champions League, ed ecco che la Juventus si prepara alla trasferta di Bødo, che negli ultimi anni ha sempre regalato sorprese amare per le italiane. Sarà anche la trasferta più a nord della storia bianconera, ma non la prima in Norvegia.

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Dopo il turno di campionato che non ha portato ciò che più serviva, i tre punti, la squadra allenata da Luciano Spalletti si prepara a vivere la trasferta più fredda della sua storia. Sono infatti 3377 i chilometri che separano lo Aspmyra Stadion di Bødo, che già riservò brutte sorprese per le squadre di Roma, e l’Allianz Stadium di Torino.

Il precedente norvegese non eccellente

Non è la prima volta che la Juventus si prepara ad una trasferta scandiva: l’ultimo precedente risale infatti al 25 settembre 2001. In quell’occasione, la Vecchia Signora capitanata da Alex Del Piero, finì col pareggiare a casa del Rosenborg, ironicamente rappresentati anche loro dalla maglia bianconera. 

Al Lerkendal Stadion di Trondheim infatti, un rigore al minuto 89 di Skammelsrud vanificò il vantaggio bianconero, ottenuto pochi minuti prima grazie ad un gol di Pinturicchio Del Piero. 
Alla partita di ritorno i bianconeri riuscirono a strappare una vittoria sofferta grazie alla rete di David Trezeguet.

La Juve per spezzare una maledizione

L’aurora boreale sembra avere un effetto angusto nei confronti delle italiane che negli scorsi anni si sono trovate a giocare a Bodo, proprio al di sopra del Circolo Polare Artico. Nei confronti di Roma e Lazio, la squadra campione di 4 campionati norvegesi ha inflitto un totale di otto reti, incassandone solo una. Questo ha reso l’Aspmyra Stadion un vero e proprio spauracchio per tutte le avversarie europee e non solo, non abituate a sopportare una temperatura come quella che si prospetta per domani: il termometro segnerà infatti -1 grado.

In un’ambientazione che sembra replicare il preludio del Frankenstein di Guillermo Del Toro, la Juventus proverà a ribaltare i precedenti degli ultimi anni. Servirà una formazione pronta al clima duro dell’estremo nord, con il reparto offensivo soprattutto, a far rompighiaccio tra la difesa in maglia gialla del Bødo.

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