Allarme Vlahović: fastidio lombare, Juventus e Serbia in ansia

Il bomber bianconero è sotto osservazione: l’infortunio spaventa club e nazionale.

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Le condizioni del capocannoniere bianconero restano in monitoraggio. La sostituzione durante il derby con il Torino ha fatto scattare l’allarme per il tecnico Luciano Spalletti e per i tifosi. La convocazione in nazionale e i prossimi impegni ravvicinati in campionato e Champions fa tremare la Juventus e la Serbia.

La condizione fisica dell’attaccante

Dopo le prime tre partite sotto la guida di Spalletti, la Juventus è già finita nel mirino delle critiche da parte di tifosi e giornalisti. Un organico apparso sterile e poco incisivo in fase offensiva, dove il punto di riferimento, in un clima di tensione, resta Dusan Vlahović. Oltre alle statistiche, il serbo si è dimostrato un vero trascinatore: l’unico barlume di speranza in una squadra che fatica a trovare una propria dimensione e identità.

In un contesto già in difficoltà, in primis con l’esonero di Igor Tudor e gli infortuni, uno su tutti quello di Gleison Bremer, ora la Juve rischia di perdere anche il suo principale terminale offensivo. Durante il derby della Mole, Vlahović è stato sostituito al 65′ da Jonathan David. Nel post-partita, Luciano Spaletti ha chiarito che il serbo ha accusato un fastidio lombare, elogiandone la tenacia e lo spirito di sacrifico. Non è la prima volta che l’attaccante accusa un problema fisico in stagione: nella serata di Champions League con lo Sporting Lisbona, era stato costretto al cambio all’83′ minuto, lasciando spazio a Vasilije Adžić. Al termine della gara, il serbo ha dichiarato ai microfoni di Sky Sport di aver richiesto il cambio, in seguito al fastidio ai flessori.

Le alternative di Paunović e Spalletti

La presenza di Vlahović è centrale non solo per la formazione di Luciano Spalletti, ma anche in ottica nazionale. Nonostante l’affaticamento fisico, il tecnico Veljko Paunović ha deciso di inserirlo nella lista dei convocati insieme a Filip Kostić. In vista delle partite contro Inghilterra e Lettonia, la sua titolarità sarà decisa per il duello con l’Albania e la centralità nel progetto rende complicato pensare a una sua esclusione.

In caso di forfait, le alternative principali sarebbero Aleksander Mitrović e Luka Jović, che il tecnico serbo potrebbe utilizzare sia come coppia d’attacco sia alternandoli nel ruolo di prima punta. La nazionale di Paunović ha mostrato flessibilità tattica, variando il modulo a seconda dell’avversario e delle condizioni dei propri interpreti offensivi.

In sede bianconera, invece, Spalletti dovrà valutare attentamente la condizione del proprio numero nove in vista delle prossime sfide in campionato e Europa. In caso di assenza del serbo, il primo candidato a sostituirlo sará Jonathan David, considerato l’erede designato su cui il club ha investito con un contratto fino al 2030, con un ingaggio da oltre dodici milioni di euro. Nonostante un avvio deludente, l’attaccante canadese rimane la principale alternativa nel ruolo di prima punta.

In campionato, la prossima sfida sarà contro la Fiorentina di Paolo Vanoli: una partita speciale per Vlahović. Oltre alla rivalità storica e molto accesa tra le due tifoserie, la Viola rappresenta per il centravanti un ritorno alle origini: a Firenze, dove tutto è iniziato e con quattro stagioni alle spalle prima del trasferimento a Torino.

Il peso del numero nove nella stagione della Juventus

In quindici presenze stagionali tra campionato e Champions League, Dusan Vlahovic ha messo a segno sei reti (tre in Serie A e tre in Europa) e fornito un assist decisivo nell’ultimo minuto di gara nella sfida con il Borussia Dortmund. Numeri che lo rendono, senza alcun dubbio, il miglior marcatore della rosa e il principale punto di riferimento offensivo per Luciano Spaletti. Tuttavia, per un centravanti della Juventus, si tratta di statistiche al di sotto delle aspettative: Vlahovic resta il più incisivo del gruppo, ma non ha ancora raggiunto il livello realizzativo che ci si aspetta da un numero nove bianconero.

Nonostante ciò, rispetto alla scorsa stagione il serbo ha mostrato segnali di crescita evidenti: maggiore continuità di rendimento e partecipazione nelle azioni di gioco, aspetti che lasciano intravedere margini di miglioramento. La sua eventuale assenza coinciderebbe con un fase chiave della stagione. La Juventus, ancora alla ricerca di equilibrio sotto la nuova guida tecnica, mostra progressi nelle prestazioni ma fatica ancora a concretizzare. Le occasioni non mancano, ma la squadra tende spesso a sprecare negli ultimi metri. Un fattore che amplifica ancor di più il peso specifico del numero nove, chiamato non solo a finalizzare, ma anche a dare fiducia a un reparto che non trova continuità.

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