Lo 0-0 nel Derby della Mole frena la corsa della Juventus e apre il primo vero momento di tensione della gestione Luciano Spalletti. Dopo un avvio incoraggiante, la squadra è tornata a mostrare limiti già noti: manovra lenta, poche idee negli ultimi trenta metri e un nervosismo palpabile anche in panchina.
Il pareggio con il Torino, maturato senza vere occasioni da gol, ha acceso le prime critiche sulla direzione tecnica dell’ex commissario della Nazionale.
Le pagelle dei quotidiani: dal 5,5 al 6 “di stima”
Le principali testate sportive italiane concordano: la Juventus ha fatto un passo indietro evidente.
La Gazzetta dello Sport, pur scegliendo la linea morbida, mette in evidenza la tensione del tecnico e un atteggiamento poco chiaro durante il match.
Gazzetta dello Sport – voto 6: “Sprofonda dentro al largo cappotto e ne esce con una prova un po’ sbiadita: poco comprensibile la discussione accesa con Colucci.”
Ben più severo invece Tuttosport, che fotografa una Juventus spenta e prevedibile, incapace di creare reali pericoli.
Tuttosport – voto 5.5: “La sensazione è che la Juve non avrebbe segnato nemmeno giocando fino a notte fonda. Urge lavorare sulla velocità del pallone e sulla qualità dell’ultima giocata. Dopo due prove incoraggianti, si è tornati a un giropalla sterile e orizzontale.” Il quotidiano torinese sottolinea come unico lato positivo la solidità difensiva, “una magra consolazione” rispetto al calo complessivo del gioco.
Corriere dello Sport: 6 per il traguardo dei 1000 punti
Il Corriere dello Sport assegna la sufficienza, più per rispetto che per convinzione, ricordando il traguardo personale raggiunto da Spalletti.
Corriere dello Sport – voto 6: “La Juve controlla il derby senza sfondare. L’ex ct tocca la soglia dei 1000 punti in Serie A, ma sbatte sul muro del Toro.”
Lavoro da rifare nella sosta
Le prossime settimane saranno decisive per ritrovare identità e ritmo.
Spalletti, che aveva dato una prima impronta di gioco più verticale nelle prime gare, si ritrova ora a dover affrontare un campionato che richiede continuità, cinismo e meno confusione tattica.
Il derby ha mostrato una Juventus ancora in costruzione, solida dietro ma povera davanti.
E la pausa per le Nazionali arriva come un’occasione preziosa — o forse necessaria — per ricominciare a costruire.

