Koopmeiners sempre più centrale nella Juventus di Spalletti: ora il dilemma con Kelly e il possibile cambio modulo

L’olandese brilla anche nel derby contro il Torino nel nuovo ruolo da difensore. Dopo la sosta tornerà Kelly: Spalletti dovrà scegliere se confermarlo dietro o riportarlo a centrocampo.

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Nel derby contro il Torino, tra le poche luci nella serata bianconera c’è stata ancora una volta la prestazione di Teun Koopmeiners. Luciano Spalletti lo ha schierato di nuovo da braccetto sinistro nella difesa a tre, una posizione che l’ex Atalanta sta ormai interpretando con naturalezza, unendo solidità difensiva e qualità in costruzione.

L’olandese è rimasto in campo per tutti i novanta minuti, confermandosi tra i migliori. Le sue statistiche raccontano più di tante parole: 4 chiusure difensive, 99 passaggi riusciti su 109 (91%) e ben 125 tocchi complessivi, numeri che lo rendono uno dei registi arretrati più efficaci della Serie A.

Un nuovo Koopmeiners: maturità, continuità e leadership

Dopo mesi di alti e bassi, Koopmeiners sembra aver finalmente trovato la sua dimensione.
Spalletti, arrivato a Torino con la missione di dare equilibrio e identità alla Juventus, ha visto in lui il giocatore ideale per impostare da dietro con intelligenza e tecnica. Contro Cremonese, Sporting Lisbona e Torino, il rendimento è stato sempre in crescita: interventi puliti, pochi errori e la capacità di guidare la manovra con tempi precisi. Quello del derby è forse il segnale più chiaro della sua definitiva rinascita: non è più un adattato, ma una vera risorsa tattica.

Kelly torna, e ora Spalletti deve scegliere

La scelta di arretrare Koopmeiners nasce anche da una necessità.
Il lungo stop di Kelly, titolare fisso con Tudor nello stesso ruolo di difensore di sinistra, aveva aperto uno spazio che l’olandese ha saputo occupare alla perfezione.

Dopo la sosta, però, Kelly sarà nuovamente disponibile. E qui sorge il dilemma:

  • mantenere Koopmeiners in difesa, dove ha garantito sicurezza e qualità,
  • oppure restituirgli il suo posto naturale in mezzo al campo, dove la Juventus ha bisogno di idee e tecnica.

Spalletti, per ora, non ha deciso. Ma le ultime prestazioni dell’olandese rendono la scelta tutt’altro che scontata.

Verso il 4-3-3: cambia il ruolo di Koopmeiners?

A complicare ulteriormente i piani c’è il possibile cambio modulo. Dopo il pareggio con il Torino, Spalletti ha ammesso di voler lavorare sul 4-3-3, un sistema più vicino alla sua filosofia di gioco.

Con questo assetto, Koopmeiners potrebbe tornare a centrocampo, magari come mezz’ala sinistra o regista avanzato, ma non è escluso che l’allenatore toscano possa reinventarlo ancora, magari da terzino “ibrido” capace di costruire dal basso, un po’ come fece con Mario Rui ai tempi del Napoli.

Un punto fermo per la nuova Juventus

Qualunque sarà la decisione, una cosa è certa: Koopmeiners è diventato imprescindibile. Dopo un anno difficile, l’olandese è tornato protagonista, un simbolo di duttilità e affidabilità in una Juventus ancora alla ricerca di sé stessa. Spalletti dovrà solo decidere dove farlo giocare, non se farlo giocare.

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