Sedici anni di storia, innovazione e successi. L’avventura di Edoardo Bandini alla Juventus giunge al termine, chiudendo uno dei capitoli più longevi e significativi dell’area commerciale del club bianconero. L’Head of Partnerships Activation & Commercial PR, figura chiave della struttura aziendale juventina, lascia Torino dopo aver contribuito in modo determinante all’espansione del marchio Juve in Italia e nel mondo.
Una carriera costruita dentro la Juve
Bandini era approdato alla Juventus nell’autunno del 2009, in un momento di grande transizione per la società. Da allora, attraverso un percorso di crescita costante, ha saputo diventare uno dei pilastri dell’area marketing e partnership, accompagnando il club nel suo processo di modernizzazione e internazionalizzazione.
All’interno del suo ruolo, ha guidato le Attivazioni Sponsor, le operazioni di Marketing Act e Digital Act, oltre alla gestione delle relazioni commerciali e PR strategiche. Il suo lavoro ha avuto un impatto diretto sul fatturato dell’area Prima Squadra, ma anche sull’espansione del progetto Juventus Women, seguito da Bandini fin dalla sua nascita.
Visione e strategia globale
La competenza di Bandini è stata fondamentale nel ridefinire il posizionamento del brand Juventus in un contesto competitivo e in continua evoluzione. Con visione e lungimiranza, ha saputo anticipare le tendenze del mercato sportivo, aprendo nuove strade nel mondo del marketing digitale e dell’influencer strategy.
Sotto la sua supervisione, la Juventus ha consolidato rapporti di alto livello con partner commerciali internazionali, rafforzando l’immagine del club come icona globale e modello di innovazione sportiva.
Un’eredità pesante per il futuro
Il suo addio rappresenta la fine di un’epoca per la struttura commerciale della Vecchia Signora. Bandini lascia una macchina organizzativa solida, costruita su relazioni stabili con gli stakeholder e su una cultura del lavoro riconosciuta anche al di fuori dell’ambiente juventino.
La decisione di voltare pagina, come confermato dalle fonti interne, nasce dalla volontà di intraprendere nuovi progetti professionali. Ma il segno lasciato in bianconero resterà evidente: un metodo, una visione e una rete di rapporti che continuano a generare valore.
Con la sua uscita, la Juventus perde uno dei protagonisti silenziosi ma più influenti della sua crescita commerciale nell’ultimo ventennio. E mentre il club pianifica la riorganizzazione del reparto, una cosa è certa: il contributo di Edoardo Bandini resterà un riferimento per chi dovrà raccoglierne l’eredità.

