La Juventus, quest’oggi allenata dal tecnico della Next Gen Massimo Brambilla a causa dell’esonero di Igor Tudor, torna a sorridere. Allo Stadium, in attesa di abbracciare Luciano Spalletti, i bianconeri archiviano la pratica Udinese con il risultato di 3-1. La Juventus la sblocca dopo 5 minuti grazie a un rigore di Dusan Vlahovic, che torna al gol dopo un lungo periodo di stop. Il serbo, atterrato da Goglichidze, spiazza Okoye dal dischetto, mettendo fine a un digiuno bianconero che durava da 4 partite La Juventus trova anche il gol del raddoppio, sempre con Vlahovic. L’arbitro però annulla per una posizione di fuorigioco.
La Juventus entra in campo con grinta, quella mancata nelle ultime partite della gestione Tudor, e mette spesso paura all’Udinese, senza però trovare il gol del raddoppio. É l’Udinese che invece la pareggia nel recupero. Zaniolo sfrutta una serie di ribattute nell’area di rigore bianconera e trafigge l’incolpevole Di Gregorio. All’intervallo si va su questo punteggio.
Nei primi della ripresa la Juventus non riesce più a pressare come nel primo tempo, complice anche la crescita degli ospiti. Il gol trovato nel finale della prima frazione ha dato sicuramente stimoli. I bianconeri però riescono ad uscire presto dal momento buio e provano più volte a trovare il gol del vantaggio, sia con Vlahovic che con Openda, ma la porta dell’Udinese, per restare in tema Halloween, sembra stregata.
Okoye fa gli straordinari, destreggiandosi in parate miracolose, che salvano l’Udinese e permettono a Runjaic di tenere vivo il pareggio fino al minuto 67. Gatti, dagli sviluppi di calcio d’angolo insacca di testa alle spalle di Okoye, incolpevole. Yildiz prova a regalare il doppio vantaggio alla Juventus al minuto 77′, ma il pallone scheggia il palo.
Negli ultimi 10 minuti la partita si innervosisce, con tanti falli su Yildiz, che è salito in cattedra nel secondo tempo, facendo ammonire 3 giocatori dell’Udinese. Al 95′ proprio Yildiz si guadagna un rigore e lo trasforma, siglando il gol del definitivo 3-1. La partita scorre così verso la sua conclusione, con la Juventus che ritrova i 3 punti.

Una nuova Juventus: i bianconeri mostrano grinta e voglia di vincere
Quella vista oggi è una Juventus diversa da quella vista in questo mese. I bianconeri ci mettono grinta e voglia di vincere, ed è questo ciò che conta per portare a casa i tre punti.
La difesa torna ad essere un muro
La difesa oggi è stata veramente un muro. Nonostante Bremer sia ancora ai box, i bianconeri tengono bene. Di Gregorio, dopo la prestazione monumentale al Bernabeu, continua il suo periodo positivo. Non poteva fare nulla sul gol di Zaniolo ma è stato artefice di buoni interventi difensivi. Unica nota negativa è stato il suo cartellino giallo per perdita di tempo.
Gatti, autore del gol del 2-1, è stato fondamentale sia in attacco che in difesa, dimostrando di essere un leader dentro e fuori dal campo. Il suo stacco imperioso di testa e le sue chiusure difensive hanno permesso di conquistare la vittoria.
Kelly e Kalulu, instancabili, sono decisivi sia in attacco che in difesa, tirando in porta e permettendo ai bianconeri di non subire le offensive bianconere
Il centrocampo torna a far gioco
Finalmente il centrocampo torna a macinare gioco, con i bianconeri che mostrano più velocità nel fraseggio e nel cercare la verticalizzazione decisiva.
Locatelli conduce la sua solita partita senza giocate eccelse ma questa volta lascia da parte la paura. La sua giocata migliore è stata prendere il pallone e darlo a Yilidiz per il rigore del 3-1. Un bacio, che è servito a dare fiducia al talento turco, che torna al gol dopo un periodo a secco.
Sono le fasce bianconere a incendiare l’ambiente dello Stadium. Kostic, con i suoi cross e inserimenti, è stato il migliore in campo per i bianconeri. Una prestazione, quella del serbo, che fa ben sperare per il futuro. Cambiaso è stato l’autore dell’assist per il gol del 2-1 di Gatti. Uno splendido cross e tante avanzate in attacco per una prestazione che fa ben sperare per il futuro dopo alcuni mesi opachi.
Mckennie fa una partita di attenzione, concentrata per lo più sulla fase difensiva, provando però anche gli inserimenti in avanti, specialità della casa. Impreciso sotto porta ma può solo crescere.
Yildiz inizia in sordina e poi cresce con il passare dei minuti. Lotta, prende palla, la protegge, si prende falli. Le sue giocate e i suoi tiri fanno capire che è il vero faro della Juventus, il giocatore a cui tutti si aggrappano nei momenti difficili. Il gol, seppur su rigore, è il coronamento di una partita esemplare.
L’attacco torna a gonfiare le reti
Dusan Vlahovic è tornato. Una partita da vero numero 9. Grinta, voglia di convincere, voglia di segnare. Il gol, seppur su rigore, fa capire quanto il giocatore serbo avesse voglia di caricarsi la Juventus sulle spalle. Ne esce una prestazione sublime, come sottolineano anche gli applausi e il coro a lui tributato al momento della sostituzione. Solo un fuorigioco gli ha tolto la gioia della doppietta.
Bene anche Openda, a cui manca solamente il gol. Si è destreggiato bene in coppia con Vlahovic, ma ha sbagliato spesso l’ultima giocata, che poteva portarlo a trovare il primo gol con la maglia bianconera.
Ora bisogna trovare continuità. I bianconeri torneranno a giocare sabato 1 novembre contro la Cremonese. Questa partita segnerà anche l’esordio di Luciano Spalletti come tecnico bianconero. Ora non si può più sbagliare. Bisogna correre e vincere.

