Il futuro di Michele Di Gregorio alla Juventus è tornato a essere un tema caldo. Arrivato in estate dal Monza per difendere i pali della nuova Juve di Igor Tudor, il portiere italiano ha alternato ottime prestazioni a passaggi a vuoto che hanno alimentato qualche dubbio in società. Come riportato dal Corriere dello Sport, la dirigenza bianconera si prenderà del tempo per valutare con attenzione la sua posizione, consapevole che la stagione è ancora lunga ma le riflessioni, già oggi, sono iniziate.
Il suo avvio è stato convincente, ma alcune partite – su tutte quella con il Borussia Dortmund, chiusa con quattro reti subite – hanno riacceso interrogativi sulla sua continuità. Negli ultimi match, però, Di Gregorio ha dato segnali incoraggianti, risultando decisivo contro il Milan con una prestazione da applausi. È proprio questa altalena di rendimento ad aver spinto il club a interrogarsi sul da farsi.
Tudor lo difende, ma la dirigenza valuta il futuro
Nonostante le critiche, Tudor non ha mai vacillato: Di Gregorio resta il suo titolare. Il tecnico croato lo apprezza per dedizione e concentrazione, considerandolo un portiere affidabile e integrato nel sistema di gioco. Tuttavia, la Juventus – da sempre attenta alla pianificazione – guarda oltre il presente.
La società sta monitorando il mercato, pronta a cogliere eventuali opportunità. La decisione definitiva arriverà solo a fine stagione, ma il concetto è chiaro: la Juve non esclude un cambio tra i pali se dovessero aprirsi scenari interessanti.
Maignan resta sullo sfondo
Tra i nomi sul taccuino della dirigenza figura Mike Maignan, il portiere del Milan in scadenza nel 2026 e al centro di complesse trattative per il rinnovo. Un’occasione che, se dovesse concretizzarsi a parametro zero, rappresenterebbe un colpo di livello mondiale.
Il Corriere dello Sport sottolinea che la Juventus non farà scelte affrettate, ma la possibilità di passare da un portiere di prospettiva come Di Gregorio a un top internazionale come Maignan rimane sul tavolo.
Il futuro tra i pali bianconeri è dunque ancora tutto da scrivere. Di Gregorio ha tempo e spazio per confermarsi, ma la Juventus, fedele alla sua tradizione, non smette mai di guardare avanti.