Alla Juventus è cominciata una nuova era. Con l’arrivo di Darren Burgess, il nuovo Director of Performance, la Continassa entra in una fase di profonda trasformazione. Il dirigente australiano, insediatosi a fine settembre, ha deciso di partire da un aspetto spesso invisibile ma determinante: l’alimentazione.
Come riportato da Tuttosport, Burgess ha effettuato la sua prima mossa ufficiale sostituendo il nutrizionista della Prima Squadra. Dopo due anni di collaborazione, il dottor Giuseppe Cuzzocrea lascia la Juventus. Una figura molto stimata, ma la scelta di Burgess risponde a una precisa visione di lavoro, che punta a integrare scienza, tecnologia e dati in ogni fase della preparazione atletica.
Al suo posto arriva Laura Mancin, giovane nutrizionista classe 1993, laureata tra Italia e Stati Uniti, con un curriculum già di alto profilo. Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche sul tema della nutrizione sportiva e del recupero fisiologico, Mancin inizierà la sua attività a Torino nei prossimi giorni, diventando parte integrante dello staff bianconero.
Un metodo scientifico e globale
La decisione di Burgess non è un semplice cambio di figura tecnica, ma il primo passo di un progetto sistemico. Il suo compito, affidatogli direttamente dalla dirigenza bianconera, è quello di coordinare l’intero comparto medico e atletico del club, con un approccio olistico che spazia dalla prevenzione infortuni alla riabilitazione, passando per l’analisi dei carichi di lavoro, la psicologia sportiva e, appunto, la nutrizione.
L’inserimento di una figura come Mancin risponde perfettamente a questa filosofia. La nuova nutrizionista porterà un approccio scientifico e personalizzato, con programmi alimentari studiati in base al metabolismo e al fabbisogno specifico di ogni giocatore. L’obiettivo è ottimizzare le prestazioni e ridurre al minimo i rischi fisici, intervenendo anche sul recupero post-partita e sulla gestione delle energie durante la stagione.
Un segnale forte per tutto l’ambiente
Questa prima mossa rappresenta una dichiarazione d’intenti da parte di Burgess. Il suo modo di lavorare è diretto, rigoroso e basato su evidenze scientifiche. Il messaggio è chiaro: alla Juventus non ci sarà spazio per l’improvvisazione. Ogni dettaglio, dalla dieta al sonno, dal monitoraggio muscolare al recupero mentale, sarà studiato e ottimizzato per ottenere il massimo rendimento possibile.
La Juventus, reduce da anni di rinnovamenti tecnici e dirigenziali, ha scelto di ripartire anche dalla cura del corpo e della mente dei propri atleti. E la “rivoluzione Burgess” inizia proprio da qui: dal modo in cui un calciatore si alimenta, si rigenera e prepara la propria prestazione.