La vigilia accende i pronostici e Giuseppe Rossi non si nasconde: per l’ex attaccante (passato anche dal Villarreal), i gialli partono avanti questa sera all’Estadio de la Cerámica contro la Juventus di Tudor. Motivi? Continuità di gioco, simbiosi con il pubblico e un contesto che in Spagna oggi pesa come un’arma. Dall’altra parte, per restare in scia, ai bianconeri serviranno scelte chiare in attacco e l’ennesima prova di maturità di Kenan Yildiz.
Perché “favorito” il Villarreal
Rossi dipinge un quadro netto: il terzo posto in Liga alle spalle di Barça e Real racconta di una squadra stabile; Marcelino, “un po’ spagnolo e un po’ italiano” per principi, ha già dato identità e metriche riconoscibili. Il fattore campo non è dettaglio: la “bolgia gialla” della Cerámica può spostare le inerzie nelle notti europee. In sintesi: collettivo rodato, piano partita consolidato e ambiente che trascina.
Dubbio centravanti Juve e caso Yildiz
Sul ballottaggio davanti, Rossi non gira intorno: Jonathan David gli piace tecnicamente (e ricorda i numeri europei col Lille), ma alla Juventus la pressione è un gradino sopra. Per un 9, aggiunge, conta il momento e soprattutto la fiducia: sapere di non uscire al primo errore è benzina per chi vive di gol.
Capitolo Yildiz: parole pesanti. Per Rossi il turco è un fenomeno dal profilo da Pallone d’Oro in prospettiva; gioca “da trentenne”, regge i ritmi europei e oggi è l’uomo-impalcatura della Juventus, “Yildiz + altri dieci”, una specie di Lamine Yamal in bianconero. Se la Juve vuole tornare davvero al top, dovrà aggiungere qualità del suo livello attorno a lui. Sul lavoro di Tudor, il giudizio è positivo: cantiere aperto, ma direzione giusta.