Vigilia di Champions, Juve a Vila-real: Rafa Marín avverte i bianconeri “in casa siamo forti”

Seconda notte europea della fase “campionato”: la Juventus di Tudor fa visita al Villarreal, che ritrova determinazione e identità. Rafa Marín, ex Napoli, vede una sfida dura e “equilibrata”: lo stadio della Cerámica resta la roccaforte del Submarino Amarillo.

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Nel silenzio concentrato della vigilia c’è già il senso della partita: il Villarreal si sente solido tra le proprie mura, la Juventus arriva con il proposito di alzare lo standard fuori casa e dare continuità a un’idea più verticale e compatta. Dall’intervista alla Gazzetta, Rafa Marín non gira intorno al punto: avversario “tosto”, in trasformazione “come noi”, clima da sfida che si gioca sui dettagli. La lettura è chiara: le due squadre stanno cercando il punto di equilibrio tra nuovi automatismi e gerarchie, con l’inerzia della Cerámica a fare da leva psicologica per gli spagnoli.

Marín tra presente e futuro: lavoro quotidiano, sogni misurati

Il difensore spagnolo, passaggio a Napoli alle spalle e maturazione rapida nella Liga, tiene la bussola sul presente. La clausola di recompra del Real Madrid resta “accantonata in un angolo della testa”: un pensiero legittimo, non una distrazione. Il vocabolario è quello che piace agli allenatori: migliorare, crescere, togliere rumore. E sulla Nazionale il discorso è misurato: orgoglio per il percorso giovanile fino all’Europeo Under 21, consapevolezza che oggi in mezzo ci siano Cubarsí e Huijsen – giovani già lanciati – e che l’orizzonte si chiami Mondiale. Obiettivo? Restare nella scia, lavorando ogni giorno per guadagnarsi lo spazio.

Cosa aspetta la Juve alla Cerámica

La fotografia tattica promette una gara densa di duelli: Villarreal corto, aggressivo sulle seconde palle, linee che scivolano bene a protezione dell’area; Juventus chiamata a pulire l’uscita con Locatelli (o chi per lui), a sfruttare il primo ribaltamento con gli esterni e a gestire i momenti senza abbassarsi troppo. La differenza potrebbe farla la qualità nelle palle inattive e la tenuta mentale quando il ritmo si alza. Qui si capirà se il gruppo di Tudor ha davvero messo un mattone in più rispetto alle ultime uscite.

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