Juventus, Tudor carica l’ambiente: “Con l’Atalanta serve una grande prestazione”

Vigilia caldissima per i bianconeri: il tecnico sottolinea l’importanza del match, elogia Cambiaso e gestisce i dubbi di formazione.

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Alla vigilia di Juventus-Atalanta, Igor Tudor ha voluto ribadire un concetto chiaro: quella contro i nerazzurri è una gara persino più importante della sfida all’Inter. Il tecnico bianconero, davanti ai giornalisti, ha scelto di non entrare nelle polemiche su Antonio Conte e sul designatore arbitrale Rocchi, preferendo concentrare il discorso sull’unico obiettivo reale: una vittoria che serva a consolidare identità e ambizioni.

Serve una grande partita davanti al nostro pubblico, che sarà il dodicesimo uomo in campo”, ha sottolineato l’allenatore croato, convinto che l’entusiasmo dell’Allianz Stadium possa fare la differenza in una sfida che lo scorso anno aveva regalato un pesantissimo 0-4 contro la Dea.

Tudor tra gestione della rosa e lodi a Cambiaso

Il tecnico si è soffermato sulla condizione del gruppo, spiegando come i due giorni di riposo abbiano permesso di ricaricare le energie in vista delle tre gare che precedono la sosta. Fiducia piena nei nuovi innesti, anche se qualche dubbio resta: Conceição, reduce da problemi fisici, potrebbe non essere al meglio, mentre Zhegrova si è allenato regolarmente. “Ho tre attaccanti forti – ha spiegato Tudor – e la stagione è lunga, ci sarà spazio per tutti. Anche Adzic ha già dimostrato di poter essere utile in più ruoli, con la testa giusta per crescere”.

Parole di particolare peso quelle su Andrea Cambiaso, al centro di una valutazione che lo proietta verso un futuro da campione: “Può fare anche la mezzala, ha intelligenza tattica e visione da centrocampista pur essendo terzino. Se lavora con convinzione può giocare nel Real Madrid, nel Manchester City o nel Liverpool. Ha il potenziale per essere uno dei migliori al mondo, ma dipende tutto da lui”.

Rispetto per Conte e Allegri, ma nessun legame stretto

Interrogato sui suoi illustri colleghi, Tudor ha scelto la via della sobrietà: “Non ci siamo sentiti di recente, ma li rispetto entrambi. Hanno vinto tanto e portano valori importanti al calcio”. Un’affermazione che mette in chiaro come, al di là delle differenze di metodo, la stima rimanga intatta.

Per la Juventus, però, il passato lascia il posto a un presente complicato: contro l’Atalanta servirà non solo il risultato, ma anche una prestazione di livello, per cancellare i fantasmi dell’ultimo precedente e confermare la crescita mostrata nelle prime settimane della nuova gestione.

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