La notizia rimbalza con insistenza: Liverpool e Manchester United preparano l’assalto a Gleison Bremer, 1997, colonna della Juventus e della Seleção. Quando? Tra gennaio e giugno, con offerte pronte a sfidare il mercato. Dove nasce il caso? Dal suo impatto in questa prima parte di stagione: il brasiliano è tornato cardine della difesa a tre, e la sua assenza a Verona ha evidenziato quanto valga nei delicati equilibri bianconeri. Perché ora? I top club di Premier League, notoriamente senza problemi di budget, lo hanno messo in cima alla lista. La Juve, però, ha già tracciato la linea: resistere, perché Bremer è il perno tecnico e mentale del reparto.
Premier in pressing, Juve trincerata
Le big inglesi considerano il brasiliano una priorità: fisicità, letture preventive, leadership. Dote rara, quindi costo alto. A Torino la posizione è netta: non si indebolisce la squadra a stagione in corso, e men che meno senza un sostituto all’altezza. La prospettiva estiva resta lo scenario più plausibile, ma la strategia bianconera punta a blindare il giocatore, consapevole di quanto la sua presenza incida su solidità, aggressività e gestione dell’area.
Solo stanchezza dopo Verona: condizioni da monitorare
Capitolo condizioni: nella seduta successiva alla sfida del Bentegodi, Bremer si è fermato qualche istante, facendo temere un problema fisico. Dalla prima valutazione filtra ottimismo: si tratta di affaticamento dopo quattro gare consecutive tra campionato e Champions, nulla che faccia pensare a stop prolungati. Programma di gestione e controlli nei prossimi giorni, con l’obiettivo di riaverlo subito al centro della linea.
