Vincere contro l’Inter, per la Juventus, significa molto più dei tre punti. Significa ribaltare paure e incertezze, trasformare un match rischioso in una serata da ricordare. Perché allo Stadium è andata in scena una sfida che ha rasentato la follia, con i bianconeri prima smarriti, poi travolti e infine capaci di imporsi grazie all’energia del loro talento più giovane.
Il risultato non deve però ingannare. Se da un lato la squadra di Igor Tudor può godersi il successo e l’urlo liberatorio dei suoi tifosi, dall’altro è evidente quanto abbia rischiato di restare a mani vuote. La Juve ha sofferto la capacità dell’Inter di reagire nei momenti chiave, concedendo troppo spazio e abbassandosi eccessivamente in fase difensiva. Le difficoltà in mezzo al campo, unite a esterni incapaci di strappare, hanno messo in luce un equilibrio fragile che non può essere ignorato.
I cambi e la scintilla decisiva
La partita è cambiata con le mosse dalla panchina. Tudor, inizialmente quasi punito da una Juve senza punti di riferimento offensivi, ha trovato ossigeno grazie ai subentrati. José Mario ha dato orgoglio, Adzic ha portato entusiasmo e freschezza, mentre davanti Openda e David hanno acceso un finale al cardiopalma, con movimenti continui che hanno messo in crisi la difesa nerazzurra.
I fratelli Thuram hanno fatto vibrare lo Stadium con i loro gol in fotocopia, prima che Adzic piazzasse la stoccata che ha trasformato la paura in esaltazione. Un lampo che ha ribaltato le certezze, mostrando la differenza tra chi ha saputo osare fino alla fine e chi, come l’Inter di Chivu, non è riuscito a chiudere il match quando ne aveva l’occasione.
Il boato dello Stadium ha spinto tutti in orbita, ma la Juventus non può permettersi di vivere soltanto di emozioni. Per tornare grande in Champions League servirà equilibrio, continuità e la capacità di gestire meglio le varie fasi della partita. Gli ultimi quindici minuti offrono la traccia: Kelly, Yildiz, Thuram e Adzic hanno dimostrato di avere la freschezza per incidere, e forse meritano più spazio già dalla prossima sfida con il Borussia.