La Juventus ha deciso di blindare Vasilije Adžić, e i fatti sembrano darle ragione. Durante l’ultima sessione estiva di mercato, il giovane talento serbo era finito nel mirino di diverse società interessate a garantirgli minuti e continuità in prestito. Tra le squadre che avevano bussato alla porta della Juve figurano Sassuolo, Genoa, Palermo e Braga, club che avevano avanzato richieste concrete per strapparlo, almeno temporaneamente, ai bianconeri. La dirigenza di Torino, però, ha scelto una strada diversa: niente prestito, avanti con la prima squadra. Una decisione chiara, motivata dalla convinzione che Adžić rappresenti uno degli asset più importanti per il futuro. E la scelta di tenerlo in rosa si è rivelata quanto mai azzeccata.
Il momento simbolo della fiducia riposta in lui è arrivato nel derby d’Italia. Subentrato nei minuti finali, Adžić ha scritto una pagina memorabile della sua giovane carriera segnando al 93’ il gol del 4-3, che ha regalato una vittoria pesantissima alla Juventus contro l’Inter. Una rete che ha fatto esplodere lo Stadium e che ha mostrato a tutti la sua freddezza sotto porta, oltre alla personalità di chi non teme le pressioni delle grandi partite. Nonostante i pochi minuti fin qui accumulati, l’attaccante serbo ha già messo in mostra una maturità sorprendente, capace di cambiare l’inerzia di un match di livello assoluto.
La linea della Juventus
La scelta del club di non mandarlo in prestito appare oggi ancora più lungimirante. Crescere a contatto con giocatori esperti e sotto la guida di Igor Tudor sta dando i suoi frutti: Adžić acquisisce fiducia, visibilità e responsabilità giorno dopo giorno. Il gol all’Inter, probabilmente solo l’inizio di un percorso che promette scintille, è la prova di come il ragazzo abbia tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento futuro. Per la Juventus, che ha spesso fatto della valorizzazione dei giovani uno dei cardini della propria politica sportiva, Adžić può rappresentare il volto nuovo su cui costruire la prossima generazione di successi.