Il sogno di vedere Randal Kolo Muani con la maglia della Juventus è rimasto tale. La trattativa, avviata subito dopo il Mondiale per Club e seguita con insistenza dalla dirigenza bianconera, si è infranta contro le richieste sempre più onerose del Paris Saint-Germain.
Secondo quanto riportato da Niccolò Ceccarini su Tuttomercatoweb, la Juventus – rappresentata dal Direttore Generale Damien Comolli e dal Direttore Tecnico Francois Modesto – aveva inizialmente studiato la formula di un prestito oneroso con diritto di riscatto, per una cifra complessiva di circa 55 milioni di euro. Successivamente, per andare incontro al club francese, era stata avanzata una proposta con obbligo di riscatto condizionato al piazzamento in Champions League.
Tutti i tentativi bianconeri si sono scontrati con la rigidità del PSG, che ha deciso di alzare ulteriormente le pretese, rendendo di fatto impossibile chiudere l’affare. Una mossa che ha lasciato l’amaro in bocca alla Juve e allo stesso giocatore, che aveva espresso il desiderio di trasferirsi a Torino.
Il piano B: Openda
Di fronte all’impasse, la Juventus ha scelto di cambiare rotta puntando su Loïs Openda, arrivato nelle ultime ore di mercato. Un’operazione che ha portato comunque entusiasmo, garantendo ad Igor Tudor un attaccante giovane, veloce e con margini di crescita.
La vicenda Kolo Muani dimostra ancora una volta quanto sia difficile per i club italiani competere con le valutazioni dei giganti europei. Ma ribadisce anche la volontà della Juventus di puntare su profili internazionali di prospettiva, mantenendo fede al nuovo corso tecnico e alla programmazione voluta dalla dirigenza.

