Juventus, le nuove armi di Tudor: Openda e Zhegrova aprono a tre moduli diversi

Con Openda e Zhegrova, Tudor può alternare 3-4-2-1, 3-4-1-2 e 3-5-2: la Juve diventa più imprevedibile e pronta a ogni sfida.

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L’arrivo di Loïs Openda e Arlind Zhegrova ha regalato alla Juventus maggiore profondità e imprevedibilità. Con i due nuovi innesti, Igor Tudor può disegnare una squadra più flessibile, capace di adattarsi agli avversari e alle diverse fasi della stagione.

Il punto di partenza resta il 3-4-2-1, modulo che ha già dato solidità difensiva e dinamismo a centrocampo. Ma le qualità di Openda e Zhegrova aprono la strada ad almeno altre due varianti.

Le opzioni tattiche di Tudor

  • 3-4-1-2 – Con due punte di peso, Vlahovic e Openda, supportati da un trequartista (Zhegrova o Yildiz), la Juve avrebbe maggiore presenza offensiva centrale. Una soluzione ideale contro squadre che si chiudono con tanti uomini dietro.
  • 3-5-2 – In questo caso, Tudor rinforzerebbe la mediana, affidando le corsie a esterni come Zhegrova o McKennie. Una scelta che garantirebbe più copertura e controllo del gioco, utile contro avversari fisici e aggressivi.

Openda e Zhegrova, i nuovi equilibri offensivi

L’ex Lipsia porta in dote velocità e profondità, qualità che rendono la Juventus più pericolosa nelle transizioni. Zhegrova, invece, offre dribbling, fantasia e imprevedibilità, un’arma in grado di accendere l’attacco bianconero insieme al talento di Yildiz.

Per Tudor, dunque, si apre un ventaglio di soluzioni: scegliere di volta in volta se puntare sulla potenza del doppio centravanti, sul controllo a centrocampo o sulla formula più equilibrata del 3-4-2-1.

La stagione 2025/26 parte con l’ambizione di riportare la Juventus al vertice in Italia e in Europa. La flessibilità tattica sarà una delle chiavi: Tudor dovrà saper modulare la squadra, mantenendo saldo l’equilibrio tra solidità difensiva e potenza offensiva. La prima grande prova sarà già nel derby d’Italia contro l’Inter.

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