Il futuro di Weston McKennie continua a far discutere. Secondo la Gazzetta dello Sport, diversi club della MLS avrebbero intensificato i contatti con la Juventus per riportare il centrocampista texano negli Stati Uniti. Ma la volontà del giocatore sembra ferma: restare a Torino fino alla scadenza del contratto, prevista nel 2026, e valutare soltanto allora un trasferimento a parametro zero.
McKennie resta una risorsa per Tudor
Elemento dinamico e duttile, McKennie si è ritagliato un ruolo prezioso nel 3-4-2-1 di Igor Tudor, capace di agire sia da mezzala che da esterno a tutta fascia. Nonostante le avances americane e l’occasione di tornare a casa, il texano preferisce aspettare: il piano è chiaro, rimanere un’altra stagione in bianconero e poi guardarsi intorno da svincolato, forte di maggiore potere contrattuale.
Dall’altra parte dell’oceano, però, non mancano le pretendenti. Alcuni club di punta della MLS vedono in McKennie il profilo giusto per alzare il livello tecnico e mediatico del campionato, puntando sulla sua esperienza europea e sulla visibilità internazionale. La Juve avrebbe potuto monetizzare ora e alleggerire il monte ingaggi, ma la resistenza del giocatore congela lo scenario.
La posizione della Juventus
La dirigenza bianconera si trova così davanti a un bivio. McKennie rappresenta una pedina importante per Tudor, ma c’è il rischio concreto di perderlo senza incassare nulla nell’estate 2026. L’unica alternativa sarebbe un rinnovo, ipotesi al momento remota.
McKennie sembra avere le idee chiare: il presente è ancora in bianconero, il futuro con ogni probabilità negli Stati Uniti. Nel frattempo, la Juventus conta sulla sua duttilità per affrontare una stagione lunga e piena di insidie, consapevole che il nodo contratto resterà una questione calda fino all’ultimo giorno.